“Il bilancio – di previsione – 2022 del Comune di Sarzana ha slanci straordinari in un quadro di ordinaria prudenza”.
L’assessore Daniele Baroni ha annunciato così, alcuni giorni fa, il giorno prima della discussione in Consiglio comunale, –leggi qui “ il lavoro fatto per il bilancio di previsione dell’ente” –, aggiungendo che si è seguita “una linea prudente della gestione delle risorse pubbliche”.
Ecco: forse c’è lo “straordinario slancio” – magari temerario era meglio -, ma verificando i dettagli è evidentissimo come le due cose non coincidano.
Come si può parlare di ” ordinaria prudenza” quando si prevedono – attenzione: “PREVEDONO”, che significa non sicure – entrate per 33 milioni in Conto Capitale e se ne “PREVEDONO” in uscita – che vuol dire che si prevede di avviare progetti per questa cifra – 48 milioni?
Che poi: in cosa li spendiamo, visto che nel preventivo di bilancio non esiste dettaglio?
Di grazia, dove troviamo i 15 milioni di differenza? Non ci direte mica che avviate progetti senza avere i soldi sicuramente in casa?
Abbiamo già assistito, ad esempio, al faraonico “progetto Botta” ancora fermo a meno della metà.
Abbiamo già assistito, ad esempio, al progetto “piscina comunale”, ancora ferma dove l’ha trovata la Giunta Ponzanelli.
Pochi giorni fa abbiamo vissuto, ad esempio, la querelle su “chi ama Sarzana e chi no” relativa al “progetto nuove scuole Poggi – Carducci”, dove, alla fine, sono mancati i fnanziamenti del governo e ci ha dovuto mettere una pezza il solito Presidente della Regione Toti, coi soldi del “fondo strategico regionale” che toglie soldi da una parte per elargirli dall’altra – la domanda, infatti, è: da dove arrivano i soldi del “fondo strategico regionale”, di fatto appannaggio diretto della Giunta, quindi di Toti & Co., che vengono elargiti a destra e a manca – pardon! Magari a manca no… -? Magari dai finanziamenti per la sanita pubblica che continua ad essere tagliata?-.
Abbiamo letto di 15 milioni garantiti dal Governo per il rilancio – di interesse mooolto privato – del borgo di Marinella, ma non si sa se sono dentro i 33 che la Giunta prevede di introitare o nei 48 di investimenti così elegantemente annunciati – e se così fosse, non andavano certo inseriti in questa voce per quest’anno -. Ma allora non sono ancora sicuri com’è stato sbandierato?
Ordinaria prudenza? Ma quale ordinaria prudenza! Ma se si avviano i progetti e poi i soldi non arrivano o non ci sono proprio?
Dove sta la garanzia dell’effettiva fattibilità delle opere che si vanno a mettere in campo?
E mica lo diciamo solo noi. Fra le righe lo dicono pure i Revisiori dei Conti che ammoniscono testualmente l’Amministrazione: “stante l’elevato ammontare degli investimenti previsti, siano adottate idonee misure organizzative volte a programmare periodicamente i flussi di cassa in entrata e in uscita, in modo da evitare situazione di eccessiva esposizione finanziaria o di gestione della liquidità comportanti il ricorso all’anticipazione di tesoreria!”.
Come dire: “occhio a quello che fate!”. E per chi non lo sapesse l’ “anticipazione di tesoreria” vuol dire chiedere un prestito da liquidare entro l’anno successivo.
E fosse solo questo!
Forse l’Assessore pensa che dichiarando che a fine 2021 il debito per mutui è calato a 27,5 mln di Euro, con un calo nel triennio di 650.000 Euro, si rimanga a bocca aperta per la bravura dell’ Amministrazione? Peraltro il debito cala non per bravura, ma perchè si pagano le rate maturate, Assessore!
E ci dice pure che, per via del Covid, non abbiamo pagato rate per 1,4 milioni? Che vuol dire che l’ Amministrazione si è trovata con 1,4 milioni in più da spendere? E dove, di grazia?
Ma la cosa più eclatante è che, quando vai a controllare, scopri che l’Amministrazione fa nuovi mutui nel 2022 per 2,6 milioni di Euro, riportando, così, il debito a più di 28,7 mln di Euro in un solo anno!
Bravissimi! In tre anni abbattete il debito di 650.000 Euro, pagando regolarmente le rate dei mutui, e solo in un anno lo aumentate di 1,3 mln. Ecco… si: questo si straordinario!
Ma questo non si dice…: sui quotidiani ci si deve autoincensare e si deve mistificare. Tanto i cittadini mica ci capiscono!
Eppure proprio per il vanto di riuscire a procacciare finanziamenti pubblici si dovrebbe riuscire a non indebitare i cittadini. Non “il Comune”… i cittadini! Perchè i cittadini SONO il Comune.
E tacciamo dell’enorme spesa per la TARI sopportata dai cittadini di Sarzana, a fronte di un servizio che continua ad essere non imeccabile nonostante i continui cambiamenti che aumentano i costi che… … già aumentano per conto loro senza che si capisca il perchè, visto che siamo ben oltre la media italiane e che i cittadini sarzanesi pagano molto di più che in altri territori.
Ci fermiamo qui. Crediamo che basti ed avanzi.
E confermiamo: che si smetta di dare le colpe a “quelli di prima”: “quelli di adesso” sembrano sulla stessa strada.
Sarzana 20 Febbraio 2022
Sarzana in Movimento