• per riportare la sinistra a Sarzana
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I SOLITI PARTITI e I NUOVI ARRIVATI (detto anche: VALTER SINDACO)

Negli ultimi anni e nelle ultime elezioni si è assistito ad un proliferare furioso di associazioni e di liste civiche.

Anche a Sarzana, per le elezioni del 2018, è in atto un fenomeno che va analizzato nella sua interezza se si vuole essere certi, almeno questa volta, che i Soliti Partiti (sinistra) o i Nuovi Soliti Partiti (destra) continuino o comincino a gestire, in maniera univoca e perversa, la città.

Dobbiamo dunque chiederci se le associazioni e le liste civiche siano un reale fatto di democrazia oppure un semplice espediente per catturare voti a beneficio di un candidato appartenente al sistema dei partiti.

La Costituzione, come ben sappiamo (e come auspicheremmo fosse nella realtà), riconosce ai partiti un ruolo positivo e propositivo all’interno del nostro sistema rappresentativo. Essi, pur con tutte le loro pecche, per molti anni hanno permesso, nel gioco democratico delle parti politiche, il governo della Repubblica, agevolando la crescita sociale e politica. Ad un certo punto, per ragioni politiche ed economiche ben note, il sistema ha cominciato a mostrare la corda, soprattutto nel momento in cui i dirigenti delle varie forze politiche hanno abbandonato il bene generale della società per inseguire i propri privilegi e mantenere le loro gerarchie al potere. Il veloce successo dei Cinque Stelle ha testimoniato la nuova percezione dei cittadini verso i partiti (sebbene non ci abbiano messo molto, anche loro, a divenire a tutti gli effetti un partito basato sulle gerarchie e sull’approvazione dall’alto degli appartenenti alle liste civiche). Occorreva dunque correre ai ripari per non perdere ulteriori consensi e creare alternative credibili… o percepite come tali da parte degli elettori.

Alle ultime elezioni amministrative di giugno 2017 – su un totale di 3939 liste – ben 2902 erano civiche e per arrivare al primo “logo” di partito bisogna scalare assai. Il Movimento Cinque Stelle ha presentato 181 liste, il Pd 134, la Lega 123, Forza Italia 108, Fratelli d’Italia 73 e così via.

A Sarzana, già nella passata elezione sono comparse le liste “d’appoggio” ai comandanti del vapore (Noi per Sarzana) e ora, nei primi tumulti delle prossime, sale alla ribalta Sarzana per Sarzana, associazione da cui pare scaturirà una lista sicuramente con connotazione civica ma, “si dice”, a sostegno alla nuova reunion dei partiti di sinistra Mdp + SI + Possibile + Comunisti Italiani + Rifondazione Comunista (per quanto fonti attendibili affermino che Rifondazione non parteciperà a tale listone, e che neppure sia stata interpellata su ciò).

Aspettiamo il civico presentarsi di pisapisti, socialisti ed affini con qualche bel nome studiato alla bisogna.

Leggiamo, sul Secolo XIX di domenica, che Rosignoli ha presentato alla Scaletta, presenti sindaco e consigliere regionale locale, la propria lista civica dal nome suggestivo di “LAVORO, FAMIGLIA, SOLIDARIETA’” che appoggerà, ovviamente, il solito potere locale.

Non mancano poi i seguaci dei “consigli per gli acquisti” di Berlusconi – il quale ha recentemente affermato la necessità delle liste civiche (il mister di Arcore aveva proposto anche il nome ,“Italiani Indignati”) – che a Sarzana sono comparsi nella veste di Sarzana Popolare e che, seppur afferenti al consigliere regionale Costa, parole loro, sono in attesa di sostenere il candidato della destra che è ancora in gestazione.

Come diceva Flaiano: “I dubbi confortano, meglio tenerseli”.

E, voi direte, Sarzana in movimento cosa fa? con chi è?

Da vera, autentica, piccola lista civica facciamo da soli, grazie.

Non abbiamo referenti politici, leader in attesa, neppure una lista civica della lista civica. Solo un candidato sindaco, Valter Chiappini, che ha avuto il coraggio di non dipendere da nessuno e di affermare la propria autonomia da ogni partito, e di proporsi a tutti coloro che, a Sarzana, sono stanchi di dover fare finta di scegliere.

Non ci pare poco.

Giorgio Giannoni, Coordinamento Sarzana in movimento

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