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Archivio, Sanità & sociale

Chi si cura dei servizi sanitari locali?

Sarzana in movimento è cofondatrice del “Manifesto per la sanità locale”: 10 punti di criticità e proposte per i servizi sanitari locali.
Dagli ospedali vecchi, nuovi e “ha da venire il Felettino” (VERGOGNA!!!), ai servizi sanitari territoriali.
Dalle carenze di organico del personale dell’ ASL, alla crisi del corpo “medico di base”, ovvero: i medici di famiglia che sono sempre meno.

Da anni la battaglia di Comitati, Associazioni e singoli cittadini viene frustrata dal governo centrale regionale attraverso lo “strumento” delle dirigenze ASL, già affidate a figure “foreste”, svuotate di poteri e diventate mere esecutrici di decisioni prese a tavolino da altri dirigenti ed Assessori sovraordinati regionali, anch’essi “foresti”, e lautamente pagati (l’esempio eclatante è la “superASL “ALISA” che assorbe milioni dal budget regionale per la sanità), che importano piani sanitari da altri territori (sulla cui efficacia/efficienza/qualità/economicità si può discutere per giorni), incuranti che nel nostro non portano benefici ed, anzi, spingono sempre più verso la soluzione “privato è bello” (ma a spese dei cittadini, che paiono non contare nulla nelle decisioni. Tantomeno paiono contare gli interessi dei malati e delle loro famiglie).

Ecco che dopo la manifestazione del Giugno scorso a La Spezia, con più di 300 persone ad assistere agli interventi finali dei fondatori del “Manifesto per la sanità locale” e con altre centinaia passate per i due presidi collegati dal corteo nelle strade della città, il “Manifesto” ha deciso di “alzare il livello” e cominciare a relazionarsi coi livelli più alti di controllo ed istituzionali.

Il primo passo Mercoledì 18 scorso nell’audizione richiesta al prefetto ( https://www.gazzettadellaspezia.it/cronaca/item/102343-riprendono-le-attivita-di-mobilitazione-civica-sulla-sanita-il-manifesto-ha-incontrato-il-prefetto?fbclid=IwAR37aXVa8gLKNvJE_A_Osz6OCxyOKw-GYQeLvqn1X5HvZGiySZTvXGtUZtc ) a cui sono state spiegate le criticità del nostro territorio per quanto riguarda i servizi sanitari pubblici ed è stato consegnato, per conoscenza, un documento che andrà all’attezione della Corte dei Conti Liguria e della Procura della Repubblica.

Il gruppo del “Manifesto per la sanità locale” spiegherà, con la prossima manifestazione di piazza prevista a Sarzana nel mese di Ottobre,  la situazione attuale e l’idea che si è fatta sugli obbiettivi, oramai neppure troppo nascosti, dell’attuale Giunta regionale (non che la precedente sia esente da colpe) veramente spinti al depotenziamento del nostro territorio a favore del comprensorio genovese, ma, soprattutto, di privati attirati dal “business” finanziato dal “saccheggio” degli ultimi soldi pubblici disponibili per le ammonistrazioni, quelli del Sistema Sanitario Nazionale, e dalle strade che le ultime politiche sanitarie regionali hanno aperto con la progressiva destrutturazione e col depotenziamento dei servizi sanitari locali. Indizio lampante il progetto di un nuovo ospedale genovese da 600 posti (dove hanno il San Martino, il Galliera, l’Evangelico ed altri ospedali minori che contano un numero di posti letto già superiore ai parametri di legge rispetto al numero di abitanti, mentre la ASL 5 è “sotto” di circa 250 posti) la cui costruzione è prevista con soldi pubblici, ma la cui conduzione sembra essere destinata per decenni al privato.

Che interesse può avere un privato se non il lucro? E che c’è di peggio che “lucrare” sulla salute della gente?
Ahinoi! Al di là di tutto (ma non certo perchè ci arrendiamo): quando ci diranno che non potremo più andare nella vicina Toscana a curarci?

Sarzana 20 Settembre 2019
Associazione civica Sarzana in movimento

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