di Laura Lazzarini, Coordinamento Sarzana in movimento
Descrivere la sensazione che ha colpito il nostro gruppo quando Valter ci ha mostrato foto e video della perlustrazione di martedì scorso del primo piano della nostra scuola elementare è difficile. Chi fra noi vi ha trascorso gli anni più felici della vita scolastica si è ritrovato con un nodo alla gola, e la consapevolezza di aver tradito il mandato lasciatoci dai nostri padri: quello di tramandare un patrimonio che con fatica è stato messo insieme.
La perizia che intimava lo spostamento dei nostri bambini verso altra struttura, se pur pesantemente contestata da alcuni cittadini e comitati come “esagerata”, è stata una manna per le finanze cittadine. Riusciti ad ottenere dalla regione la vendibilità (qui), i contabili del comune non hanno esitato ad attribuirle quel valore di saldo che mantiene in piedi un bilancio disastroso. Cioè, si sono raccontati – i contabili – che qualcuno quella scuola l’avrebbe comprata ad oltre 5milioni di Euro, e il sindaco Cavarra ci ha raccontato anche chi: l’onnipresente Cassa Depositi e Prestiti, usa secondo l’amico (suo) Renzi ad acquistare beni a destra e a manca con nonchalance.
Tale intento avrebbe dovuto spingere i nostri oculati amministratori a conservare il bene per incentivare o’ bisinìss. Invece no.
Malgrado un vecchio sopralluogo avesse già evidenziato la necessità di intervenire per salvare il bene, nulla è stato fatto, e la situazione è degenerata:
Grazie A Luca Manfredini per l’intervista (qui).
Comunicato stampa di Valter Chiappini
Ho chiesto di poter effettuare un sopralluogo per verificare la situazione interna della scuola: la realtà ha superato l’immaginazione.
Una situazione che ha lasciato di stucco persino gli operatori del comune che hanno avuto l’incarico di accompagnarmi, incredibilmente peggiorata rispetto ai loro ultimi sopralluoghi: interni vandalizzati forse per il solo gusto di distruggere tutto ciò che poteva essere distrutto, scaffali e di archivi e librerie abbattuti a terra… tutto ciò che si poteva spaccare al primo piano è stato distrutto e sparpagliato a terra, dalle porte alle vetrate, alle suppellettili, in una situazione che ora è persino di pericolo per la possibilità che grossi pezzi delle vetrate possano cadere addosso ai passanti.
Ci sono accumuli di rifiuti di “ospiti”, benché non ci sia traccia di pernottamenti recenti, ed chiaro che è persino troppo facile entrare nella struttura per la presenza delle impalcature che da tantissimo tempo, oramai, agevolano gli ignoti incursori.
Una situazione di degrado che fa piangere il cuore e che dovrebbe essere di vergogna per una Amministrazione cittadina.
E’ oramai certo che neppure l’ipotizzato acquisto da parte della Cassa Depositi e Prestiti andrà in porto e l’immobile storico, caro ai Sarzanesi per il grande valore affettivo e culturale, ma anche immobiliare (potrebbe servire per tantissimi progetti utili alla comunità ed ai bilanci comunali), finirà per andare definitivamente in rovina nel pieno centro della nostra città.
E più si attende più sarà costoso e difficile intervenire. Penso che, invece di utilizzarla per giochini contabili inserendo l’ipotizzato valore di vendita nel bilancio del comune per tenerlo falsamente in equilibrio, il Sindaco farebbe meglio a rivedere la decisione e puntare decisamente su nuove strade e progetti per cercare di riconsegnare alla città ed ai Sarzanesi l’immobile.
Sarzana, 28 Settembre 2017
Valter Chiappini Consigliere comunale capogruppo
Sarzana in movimento