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Archivio, Sanità & sociale

Sanità: PD accetti il confronto con chi può smascherarli

O non sanno di cosa stanno parlando, o peggio.
Soggetto: gli assessori comunali della Val di Magra, area PD:  Castagna (Sarzana), Baruzzo (Ortonovo), Bonvini (Castelnuovo Magra), Fontana (Arcola) e Messora (Santo Stefano), titolari di deleghe a sanità o politiche sociali.
“Se la Regione avesse creduto nella valorizzazione dei servizi territoriali, avrebbe senz’altro avallato la scelta del completamento della Casa della Salute… …dove collocare altri importanti servizi (es. Neuropsichiatria infantile e Centro diurno disabili)”.
Omettono di dire quello che oramai tutti sanno: il centro diurno per disabili lì dentro non ci sta! Lo precisa anche il piano di fattibilità della ASL… Ma lo avranno letto?
“ll mancato ampliamento della Casa della Salute e la decisione di collocare i servizi che sarebbero dovuti essere ivi allocati all’interno degli spazi del San Bartolomeo di Sarzana smaschera il disegno della Regione, vale a dire quello di portare i servizi territoriali negli spazi del nosocomio sarzanese, non implementare i posti letto necessari, quindi far sfiorire l’ospedale e renderlo così inutile ed inutilizzato”.
Errore! I locali proposti in alternativa non sono “all’interno degli spazi del San Bartolomeo”, ma fuori, nella palazzina esterna all’ospedale. Malafede! La destrutturazione dell’ospedale di Sarzana è merito dei loro compagni di partito! Si sono già dimenticati la denuncia pubblica a mezzo stampa dell’ ex primario di Chirurgia dott. Lippi…
“In oltre un anno non è stato fatto praticamente nulla nella direzione del miglioramento dei servizi ai cittadini.”

Avessero almeno il coraggio di accettare un confronto pubblico per chiarire cosa invece è stato fatto negli ultimi 10 anni di governo PD, che si sono sommati in negativo ai precedenti 5 di Biasiotti del centrodestra! Vengano a dircelo saremo ben felici di chiedere loro come mai negli ultimi 10 anni abbiamo perso altri 110 posti letto, dalla già grave situazione precedente, e siamo finiti con un terzo di personale in meno della media degli altri territori liguri.
Ma non hanno ancora capito che è finita? Che oggi qualcuno è in grado di smontare tutti i loro “giochini”?

(qui l’articolo)

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