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Risiko o Riskio? Chi ha giocato ai dadi con Marinella? (o: la prassi urbanistica del Poi Vediamo)

Tutto parte da qui….

A seguito di una giusta e comprensibile richiesta di chiarimenti da parte dei Marinellesi sulla Pagina Facebook della Consulta…

… il Senatore Caleo ci ha elargito una bella accusa di profittatori. E ce la prenderemmo anche su, se con essa fosse giunto l’atteso chiarimento.

….

Rileggiamo il tutto, mettendo verbi e nuove verità al loro posto.

Veniamo ai fatti” dice Caleo.

Nel 2003 la Regione Liguria approva un progetto presentato dal Comune di Sarzana, volto a limitare il fenomeno dell’erosione, di importo complessivo pari a 3.500.000 euro: 750 mila spettanti al Comune, il resto alla Regione. Con la cifra erogata – ci dice OGGI Caleo, perchè nella Convenzione non vi è traccia di ciò – si realizzeranno le barriere di contenimento delle mareggiate lungo il litorale.
“Non viè traccia? Ma dai? Ecco due stralci della convenzione:

Arriva il 2007, coi lavori di ripascimento in corso, ma fermi – forse perchè il comune non aveva la possibilità di finanziare la propria “quota parte” ?-, e con esso il famoso MASTERPLAN: la piana di Marinella/Fiumaretta immaginata dai nostri faraonici amministratori in balìa di fantasmagorici poli nautici, alberghi, spa e centri ippici… Il potenziale “soggetto attuatore” è la Marinella S.p.A., ricca di un fior fior di banca alle spalle. 

Al Comune servono quindi 750.000 Euro per le barriere. Alla Marinella la promessa che potrà costruire e la possibilità di “preservare” da una nuova determinazione della linea demaniale le proprie proprietà. 

Ed ecco che, nel 2008, si passa all’ormai famosa convenzione: la Marinella elargisce i 750.000 Euro. E il comune? Caleo ci dice: se il Masterplan fosse divenuto Piano Urbanistico, ce li avrebbero regalati (o “a fondo perduto” vuol dire qualcos’altro?); se il Masterplan fosse fallito, il Piano Regolatore in vigore avrebbe comunque garantito alla Marinella di poter costruire opere tali da meritare oneri di urbanizzazione da 750.000 Euro.  In ogni caso il Comune, nel 2008, dice: sgancia che poi vediamo!

In sostanza buona, in questa specie di caso – dice sempre il senatore – se la Marinella – nel solido futuro che l’aspetta (ndr) – costruirà, sa già di aver pagato questi oneri. E se non costruirà: CICCIA! Ma vi pare possibile?!?

  1. questa tipico-sarzanese fattispecie di programmazione urbanistica (il “Poi Vediamo”) – come ci dicono gli stessi Marinellesi – la paga il territorio intero: è forse non un caso che proprio da allora la Marinella SpA, vittima del magniloquente esborso, da quel 2008 smette di investire, anche nella fattoria, lasciando andare tutto a ramengo.
  2. “a fondo perduto?”: ma che stiamo a dire?
  3. così a spanne, ci sa che non è manco tanto normale anticipare denari (a fondo perduto o meno) a un ente pubblico con promesse-annesse-e-assai-vaghesse (il capo dell’urbanistica Mugnaini qui parla di edificabilità per “oltre mq. 500 complessivi”, misura spannometrica che può andare da 500,1 mq a un milione e più…). E che è Marinella? una Jacuzia su cui giocare a proprio piacimento?
  4. il senatore – e non se ne capisce il motivo, se non l’ansia che ti fa dir più del necessario – si imbarca poi in un’auto-supercazzola circa l’utilizzo dei soldi: bravo il Comune che “ha interamente destinato ad opere di urbanizzazione una rilevante somma di denaro, quando oramai da anni i comuni sono impossibilitati”.  Quali opere? Le barriere marine??? E che facciamo? Se la Marinella o chi per lei costruisce, le andiamo a ripescare per fare strade, marciapiedi, fognature, parcheggi pubblici pertinenti alle nuove costruzioni?

Caliamo un velo pietoso sulla battuta secondo la quale Valter Chiappini dovrebbe “dare una mano ai lavoratori” invece di “inquinare con false notizie pur di avere la visibilità di una mezza pagina”, molto ad effetto per evitare di entrare nel merito, e veniamo alla replica del nostro consigliere:

<< 1 – non sono intervenuto “in un delicato dibattito”, perchè dibattito su questo punto non ce n’era. Studiando la situazione di Marinella ho avuto modo di “scoprire” questo problema dei 749,707,20 € “anticipati” dalla Marinella Spa. Mi risulta peraltro che la Marinella Spa li abbia già chiesti indietro e che il comune abbia risposto picche, confermando, però che il “credito” della Marinella Spa passerà a chi acquista. “Fondo perduto?” e dove sarebbe scritto? E come mai viene fuori solo ora? Come mai il Dirigente Arch. Mugnaini non ne ha fatto neppure menzione nella sua risposta riportata dalla stampa in vece del Sindaco?
2 – Nessuna “falsa notizia”: il credito della Marinella Spa verso il comune esiste ed è stato persino confermato dalla risposta del Dirigente sui quotidiani. Attendo smentita del Sindaco in sede di risposta all’interpellanza in Consiglio comunale.
3 – Se fosse che il Comune non debba restituire un € alla Marinella Spa, chi acquista e costruisce potrà “scontarsi” con il credito, che acquistando passa un sua mano, sugli oneri di urbanizzazione previsti per quell’edificazione (come ci dicono sia successo nel Comune di Ameglia a cui, parimenti e nello stesso periodo, la Marinella Spa ha anticipato 329.040 €).
E ci sembra molto chiaro che il credito (anticipazione sugli oneri di urbanizzazione) verso il comune esista e che qualcuno, prima o poi lo possa esigere almeno a compensazione di oneri dovuti da un altro passaggio nella convenzione:

4 – “..in esecuzione del quale vennero realizzate le barriere di contenimento delle mareggiate lungo tutto il nostro litorale” è un’altra novità, come “fondo perduto”, di cui non trovo traccia nella convenzione: nella convenzione, infatti si citano solo i lavori di ripascimento (“…che detto progetto prevede, in particolare, il ripascimento del litorale ai fini della protezione delle aree retrodunali lambite dal mare…” è ciò che letteralmente è riportato in convenzione – vedi sopra -).
E, infatti, ci pare di capire che faccia coppia con i lavori in Comune di Ameglia che, invece, prevedevano il dragaggio del letto del fiume da effettuarsi con lo stesso sistema di finanziamento derivante dall’anticipo degli oneri di urbanizzazione.
5 – Sarebbe interessante sapere poi perchè “il progetto Marinella non centra nulla”. Chi ha citato il Progetto Marinella? Che intende il Senatore per Progetto Marinella? La mia interpellanza cita solo ed esclusivamente il Masterplan 2007, se poi vuole spostare l’attenzione sul “progetto Marinella” inteso come “piano spiagge”, possiamo trasferirci sul quel terreno e cominciare a discutere anche di quello. Credo però che il senatore intendesse il “progetto unitario Marinella – Fiumaretta”, ovvero il Masterplan 2007 che, allora, c’entra eccome! Ma lo vedremo dopo.
6 – Non cita, il Senatore Caleo, il punto 2,6 del documento conclusivo della Conferenza preliminare dei Servizi, regolarmente richiamato nella convenzione firmata dall’ Ing. Talevi, che recita testualmente: “Marinella Spa, al fine di salvaguardare dall’erosione marina le attuali aree vicine alla costa”, (ovvero, in pratica, quelle di sua proprietà poste nelle “aree retrodunali” – vedi sopra – che dall’arenile arrivano alla litoranea e dove arriva l’onda di mareggiata con i suoi residui palustri che, guarda caso, sono il limite previsto per legge su cui disegnare la linea demaniale che oggi, invece, è stabilita al limite dell’arenile mantenendo la proprietà privata su quello che ,invece, parrebbe essere sottratto alla nuova determinazione del Demanio marittimo) “si impegnerà a corripondere ai Comuni di Sarzana ed Ameglia rispettivamente E749.202, 20 € ed € 329.040 quale quota di cofinanziamento a carico dei due Comuni per la realizzazione delle OPERE DI RIPASCIMENTO in corso” (ancora RIPASCIMENTO. Di scogliere neppure l’ombra, ma cambierebbe pure poco).
6 – In calce alla convenzione si legge poi che: “l’importo sopra riferito di € 749.707,20…   …continuerà ad essere considerato un’anticipazione degli oneri che la Marinella Spa, o altri soggetti aventi causa che ne abbiano titolo, potrà esigere dal Comune di Sarzana esclusivamente scomputando tale cifra da quanto la stessa Marinella Spa (o eventuali acquirenti e/o altri soggetti aventi causa che ne abbiano titolo) sarà tenuta a corrispondere al comune di Sarzana a titolo di oneri dovuti per l’attività edilizia che riterrà di intraprendere in quella che è attualmente la proprietà della Marinella Spa“.

E su questo credo ci sia ben poco da discutere.
7 – la “buona pace” il Consigliere Chiappini la troverà, se del caso e soddisfatto, quando a verbale in Consiglio comunale verrà registrata la risposta del Sindaco Cavarra o dell’ Assessore a cui vorrà delegare la risposta.


E infine: brutta, bruttissima conclusione del Senatore che ben sa quanto mi sia sempre speso per i problemi dei lavoratori che, anche con questi passaggi stiamo cercando di proteggere.

Infatti ci chiediamo: perchè la Renovo Spa non produce il piano industriale che ha in mente per tutto il comprensorio? Perchè propone l’acquisto e contestualmente l’affitto per “soli” tre anni della fattoria? Se compra che se ne fa dell’affitto?

Vediamo se il Senatore, così veloce nel controbattere un Consigliere comunale che cerca chiarezza, trasparenza e possibilità di condivisione (condizione necessaria che persino Renovo Spa ribadisce nella sua pagina on line), vorrà adoperarsi affinchè il Consiglio comunale approvi l’Ordine del giorno che ho presentato per chiedere a Renovo Spa di pubblicizzare il piano industriale che intende avviare su tutto il comprensorio (distretto, come lo chiamano loro; che sottolinea persino ambiti geografici più vasti della solo proprietà che andrà ad acquistare) e poi intercedere presso la stessa società affinché lo faccia.


E, per ultimo: per cortesia… accusarmi di divulgare notizie false è una bassezza (l’interpellanza sta a dimostrarlo e la risposta pubblicata sui quotidiani pure) che dal Senatore mai mi sarei aspettato. Semmai di falso ci potrebbero essere alcune affermazioni sue che non trovano conferma nel testo della convenzione.
E per quanto riguarda “pur di avere la visibilità di una mezza pagina sulla stampa locale” potrebbe andare a dirlo a qualcuno dei “suoi”. Potrei postare una quantità di “mezze pagine” strumentali tratte dal mio archivio, ma a me piace di più confrontarmi sul merito.
Dimenticavo Senatore Caleo: come faccio io, la prego di “taggarmi” la prossima volta che parla di me sui social.
Grazie. E grazie alla Consulta per l’ospitalità e la possibilità di controbattere. Valter Chiappini>>.

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