• per riportare la sinistra a Sarzana
Partecipazione Trasparenza & Amministrazione, Territorio & Ambiente

Parte la Cipazione! Al PUC

Sarzana in movimento non intende porsi in maniera antagonistica all’avvio della procedura di redazione del Nuovo Piano Urbanistico Comunale.

Attraverso il proprio portavoce Valter Chiappini ha espresso a caldo qualche perplessità sulla scelta di professionisti non appartenenti al territorio, ma confida da un lato che la fama dello studio risultato vincitore del bando (studi associati Arch. Boeri – Urbanista Giuliani) sia sinonimo di Grandezza di Vedute e non, come accadde nel 2009 per il piano Botta, di imposizione del VIP avvallata da un’amministrazione sorda. Del resto, le normative non consentono imposizioni…

D’altro canto siamo certi (anche per il “sentito dire”) che lo studio si appoggerà a validi professionisti locali che ci auguriamo abbiano a cuore lo sviluppo armonico della loro città.

Non valutiamo l’importo assegnato sulla base di una regolare gara (76.000 Euro) eccessivo, tenuto conto dell’impegno gravoso che si è assunto l’aggiudicatario.

Piuttosto, come altri hanno avuto modo di dire, sono alte le gare che hanno visto assegnazioni di importi spropositati! (vedasi Piano del Litorale, cit. Arch. Damiano).

Ci preoccupa il momento:

la fase più complessa e delicata della partecipazione andrà a coincidere con la già avviata Doppia Campagna elettorale di una maggioranza ansiosa, in crisi, attaccata anche dal proprio partito, e di nuove compagini che – nascendo dal nulla – devono spararle grosse per farsi notare.

Il passaggio politico incespicherà poi nell’avvio delle attività della Giunta entrante a maggio 2018.

Il Piano regolatore in vigore risale al 1994.
E’ però solo a fine 2011 che l’Amministrazione Caleo, incalzata dalle norme e dai Comitati locali, in primis il “botta”, pubblica le prima LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DEL PIANO URBANISTICO COMUNALE.

Deve passare un anno (fine 2012) perché le si discuta e approvi in Consiglio Comunale. Importante leggere la delibera C.C. 90/2012 con in calce le LINEE GUIDA 2012.

Intanto è bello vedere che l’attuale paladina del Sindaco,che si astenne dalla votazione di tale delibera, è pronta ad accusare di bastiancontrarismo tutti coloro che esprimono un’opinione diversa dalla sua. #ALLANIMADELLACOERENZA

Gli uffici impiegano circa 2 anni e mezzo, e a metà 2015, con una pubblicità assai sommessa che comunque non sfugge al pubblico attento, partoriscono il bando di concorso “Affidamento dell’incarico per la redazione del nuovo PUC”.

Passa un altro anno (scadenza 30/06/2016), e si arriva all’Avviso di Manifestazione di Interesse, che deve passare attraverso la rediviva Provincia. Base della gara: 118mila euro + IVA. Aggiudicazione: a chi spara l’offerta più bassa.

Preoccupa un po’ che le specifiche tecniche in calce all’Avviso rimandino a una delibera più antica di quella del 2012 sopraccitata, ma confidiamo che gli uffici tecnici abbiano messo in mano ai redattori del piano le linee guida più aggiornate.

Per nostra fortuna, l’Urbanistica che predispone l’Avviso impone al futuro vincitore di formulare una “proposta metodologica in totale libertà riguardante lo sviluppo della partecipazione dei cittadini, attraverso iniziative, contatti, assemblee, seminari anche con la partecipazione di professionisti non direttamente interessati al presente Bando, redazione di documenti, report ecc. (…) un modello partecipativo da interconnettere con le iniziative portate avanti dalla P. Amministrazione che possa concretamente garantire una efficace partecipazione alla costruzione del Piano (questionari, relazioni e motodologie divulgative, campagne di stampa) da parte dei cittadini e dei soggetti interessati (Associazioni, Enti, Imprese, Sindacati)”. 

POSSIAMO QUINDI DORMIRE TRA DUE GUANCIALI!.

Subito dopo arriva il punto su cui il sindaco sta già facendo CAMPAGNA ELETTORALE: le tempistiche.

Timeline del PUC

Le 5 fasi ... che poi sono 6

entro un massimo 60 giorni dall’affidamento dell’incarico:

illustrazione e consegna del Documento indicante lo svolgimento dell’attività progettuale e delle iniziative rivolte alla partecipazione incluse.

60 giorni

entro max 90 giorni dalla data di presentazione del Documento 1: Bozza dei principali documenti del PUC e le metodologie che si intende adottare per l’acquisizione dei dati, e di tutti gli elementi conoscitivi che necessitano alla formazione del progetto

90 giorni

entro max 180 giorni dalla data di accettazione della Bozza 2:

consegna dello Schema di PUC comprensivo del Rapporto Preliminare di cui alla L.R. 32/2012, necessario per avviare la Partecipazione.

Entro questi 180gg (IN CONTEMPORANEA!!!) devono essere portate avanti le iniziative partecipative in contemporanea o in connessione che le ulteriori iniziative che la Pubblica Amministrazione (IN CAMPAGNA ELETTORALE!!!) intenderà avviare.

180 giorni

entro max 30 giorni dalla data di consegna dello Schema di PUC “partecipato” + Rapporto Preliminare, approvazione da parte della Giunta Comunale ai sensi dell’art. 38 comma 2 della L.R. 36/1997 e s.m.i. che sancisce la prosecuzione anche ai sensi del comma 3 del medesimo articolo;

30 giorni

entro max 90 giorni dall’accettazione da parte del C.C.: adozione del PUC in Consiglio Comunale con successiva pubblicazione degli atti secondo le procedure di cui all’art. 38 comma 5 della L.R. 36/1997 e s.m.i.

90 giorni

entro 90 giorni dalla data di fine pubblicazione degli atti di cui al punto 5: decisione sulle osservazioni pervenute tramite deliberazione del C. Comunale con obbligo di inserire nella nuova stesura del documento di PUC tutte le osservazioni accolte.

90 giorni

Tempistiche stringenti!

Che portano il sindaco ad affermare: “Invece dei canonici tre anni previsti per la stesura del piano, i professionisti consegneranno il lavoro in soli 215 giorni”!!!

Intanto è chiaro che una parte delle tempistiche (1-2-3)  è sotto la responsabilità del progettista, che si può prendere (e speriamo si prenderà, a beneficio della bontà del Piano) 330 giorni. Poi gli uffici comunali stessi, consapevoli della complessità della macchina da muovere, “sbragano” con una postilla: “le parti di comune accordo, qualora ne ravvisassero l’esigenza, potranno stabilire scadenze diverse per le fasi 1 – 2 – 3 da quanto indicato”.

Seguiranno poi le fasi 4-5-6 in carico all’Amministrazione, che si autoimpone 210 giorni ma certo non si automulterà in caso di sforamento.

Auguriamo agli studi associati Boeri-Giuliani un proficuo lavoro, confidando che nella loro esperienza ci sia la forza di sopportare il bailamme a cui saranno sottoposti e le carenze di un’amministrazioni lunga 70 anni, che – tra le altre cose – non ha neanche saputo redigere un registro dei beni immobili comunali

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