L’intervento in Conisglio comunale del capogruppo Valter Chiappini sul rendiconto di bilancio 2014
Come gruppo 5 stelle vorremmo riportare la discussione sul rendiconto di bilancio 2014 a quella che è effettivamente la discussione e l’analisi di dati e di flussi di moneta, perché di questo si tratta, sulla base dei quali discende poi tutta una serie di altre discussioni che devono però trovare casa in altro momento.
La prima cosa che mi sento di dire è ovviamente un plauso all’ Amministrazione – udite, udite – per quanto riguarda l’impegno profuso, anche se, peraltro, obbligatorio, rispetto al recupero dell’evasione tributaria.
E’ ovvio che, come Movimento, non possiamo certo esimerci dal dire andate avanti perché questo è uno dei principi che il Movimento persegue da tempo.
E’ anche ovvio, però, che ci piacerebbe che più che perseguire i singoli cittadini, che evadono o eludono magari per necessità o perché le esenzioni non coprono più chi le meriterebbe – non dico tutti, ma qualcuno probabilmente l’ha fatto per necessità -, nei singoli comuni, i vostri partiti – e dico tutti perché le opposizioni in sede nazionale le ascoltiamo tutti i giorni su televisioni e in rete e sappiamo benissimo chi la fa veramente l’opposizione -, utilizzassero lo stesso metro per perseguire a livelli superiori lobbies ed interessi un po’ più particolari che spesso coinvolgono anche i gruppi politici stessi.
Tanto per ricordare due vergogne storiche permesse a livello nazionale, con cui ben si poteva finanziare i comuni o anche lo stesso reddito di cittadinanza che pochi paesi evoluti socialmente assieme all’ Italia non hanno, cito lo scudo fiscale che oltre ad avere condonato il 95% delle somme su cui si è evaso il fisco, non è riuscito neppure a riportare il 5% pattuito con gli evasori o la sanatoria ad hoc con cui si è permesso alle lobbies del gioco di non pagare il dovuto con cui si poteva ben finanziare di tutto.
Ma torniamo a bomba: l’anno scorso il gruppo M5S aveva aperto la discussione sul bilancio di previsione 2014 con un giudizio impietoso, perché secondo i nostri calcoli prevedeva un pesantissimo aumento della tassazione comunale a carico dei cittadini a fronte di uno scostamento fra crediti e debiti pesantissimo e nessun intervento che potesse fare intravvedere una inversione di tendenza negli anni a venire, giudizio contestatissimo perché a detta di qualcuno infarcito di demagogia e populismo.
Ebbe’… oggi siamo a ribadire le stesse cose, perché il rendiconto 2014 ci da ragione, aggiungendo persino elementi in più, frutto dell’analisi dei dati iscritti a nel documento di rendiconto stesso, che, e ci sembrava impossibile, ne peggiorano il giudizio su cui mi soffermerò più avanti.
Per intanto dico che il rendiconto conferma la forbice molto negativa fra crediti e debiti pur con una lieve flessione garantita, ovviamente, dall’aumento delle entrate tributarie e non da manovre virtuose del Comune.
Infatti si conferma la pressione tributaria sui cittadini sarzanesi da parte dell’ Amministrazione comunale, pressione che si conferma in salita, e di molto, come avevamo già denunciato a suo tempo.
Parlo di 2014 e non di previsioni 2015 di cui vi lavate la bocca. Di 2014 e non di previsioni 2015 di cui discuteremo a tempo debito nella previsione di bilancio.
Si è passati infatti da 19.811.187 € a 21.649.061 con un aumento certificato di 1.837.874 €, e non ci si dica che l’aumento delle entrate tributarie è dovuto al recupero dell’evasione, su cui siamo ovviamente contenti si sia intrapresa la strada, perché i revisori dei conti certificano, testualmente, che “non sono presenti entrate relative all’attività di recupero evasione”.
L’aumento, quindi, si attesta intorno al 10% rispetto al consultivo 2013 e doppio – doppio – nei 5 anni – 100% quasi -, con una pressione fiscale che passa da 912 € a 997 € per abitante e da 1941 € a 2.121 € per famiglia.
Quest’ ultimo è un dato grave perché un singolo forte del suo reddito personale può magari sopportare agevolmente il peso dei tributi, ma una famiglia monoreddito di più persone, ovviamente, vede il peso aumentare esponenzialmente in base al numero di persone del nucleo con l’ovvia conclusione che le famiglie sono sicuramente più bistrattate rispetto ai singoli. E qui mi ritrova favorevole la proposta della collega Frassini per quanto riguarda l’addizionale comunale IRPEF che dovrebbe essere tarata a scaglioni sulla base del reddito famigliare e non già un tanto al chilo.
Qui si, sulle entrate tributarie, troviamo un dato di cui l’amministrazione può vantarsi: le previsioni d’entrata di IMU e TASI che erano previste a 6 milioni sono state superate di ben 720.000 euro.
L’aumento della tassazione è sicuramente una conquista di questa amministrazione. I dati sono lì a dimostrarlo.
Tutti dati che cozzano contro lo sbandierato impegno del Sindaco di ridurre la vessazione fiscale nei confronti dei cittadini.
E in queste cifre, oltretutto, non abbiamo considerato la TARI che, come abbiamo dimostrato al momento dell’emissione delle cartelle esattoriali ha avuto aumenti per le famiglie arrivati al 75% per nuclei medi di tre persone per 100 metri quadrati abitativi.
Questo per arrivare a parlare di uno degli indicatori che peggiorano il giudizio sulla politica di bilancio dell’Amministrazione che è dato dall’esame di quella che gli esperti chiamano “rigidità del bilancio”, su cui nessuno finora si è soffermato, ovvero la quota di risorse stabilmente impegnate su capitoli vincolati e vincolanti, per il futuro, rispetto al totale delle risorse disponibili.
Il trend degli ultimi 5 anni dimostra come fra il 2010 e il 2013 il trend sia rimasto sostanzialmente stabile, se pur già elevato rispetto alle medie ritenute accettabili – 2013 -, fluttuando fra il 28% ed il 41% con il livello più basso proprio nel 2013 con un 36,22% frutto di un bilancio non figlio della gestione totale dell’attuale maggioranza.
Ebbene nel 2014, ricordo al Sindaco che questo per sua stessa ammissione è il primo bilancio a totale carico e responsabilità suo e dell’attuale maggioranza, la rigidità del bilancio, calcolata sulle due classiche voci di bilancio che sono la spesa del personale e il rimborso degli interessi, è balzata al 50,12% rispetto al pur alto 36,2% dell’anno precedente.
Volendo poi essere ancor più rigidi, ed aggiungendo ai due capitoli le cifre entrate per la TARI, letteralmente imposta a questa Amministrazione dal piano finanziario ACAM, senza che si capisse dettagliatamente come questo sia stato costruito e quale siano le prospettive future della politica Aziendale di ACAM stessa che non pare più neppure un’azienda partecipata, e quindi di proprietà dei cittadini, si arriva ad oltre il 70% di rigidità strutturale del bilancio.
Anche prendendo a base il 50%, ma ovviamente ancor di più considerando la spesa obbligata per i R.S.U. imposta da ACAM, l’indice di squilibrio a scapito degli investimenti e dei cittadini è notevolissimo e tutto a carico di questa Ammnistrazione, di cui, ricordo è il primo bilancio a totale carico e responsabilità.
Peraltro anticipo, a Sindaco, alla Giunta e ai colleghi consiglieri, che il gruppo M5S chiederà l’audizione dell’ Amministratore di ACAM dott. Garavini affinché ci spieghi dettagliatamente l’operazione di cessione delle quote di ACAM, il project financing con cui l’ Azienda intende affidare la gestione degli impianti di proprietà di Saliceti e Boscalino e le conseguenze di queste operazioni che noi riteniamo saranno pesantissime sia per i cittadini che per gli operatori della società partecipata – una volta era partecipata , ora pare più di proprietà privata -.
A partire dal fatto che, per espressa dichiarazione del dott Garavini, registrata in un Consiglio Comunale a Santo Stefano durante l’audizione degli amministratori ACAM, anche prospettando l’ aumento della quota di differenziata – su cui ricordo dovrebbero anche arrivare le multe dell’Unione Europea perché noi siamo sotto la soglia di differenziata imposta già dal 2012 che in futuro dovremo, probabilmente, mettere a bilancio -, e quindi il recupero di materie prime secondarie, che sono risorse anche finanziarie che potrebbero andare ad incrementare le risorse dei bilanci futuri, la quota di TARI a carico dei cittadini non diminuirà.
Ma torniamo alla rigidità del bilancio: l’amministrazione può scegliere come utilizzare le risorse comunali nella misura in cui il bilancio non è già stato prevalentemente vincolato da impegni di spesa a lungo termine assunti in precedenti esercizi.
Quindi noi stiamo assumendo impegni di spesa che ricadranno poi sui futuri bilanci.
Conoscere quindi il grado di rigidità del bilancio consente di individuare quale sia il margine di operatività a disposizione per assumere nuove scelte di gestione o intraprendere ulteriori iniziative economico/finanziarie. Auspichiamo anche che alcune scelte di gestione possano essere fatte a parità di costo come riconosciamo siano state fatte in alcuni settori. Poche, ma ci sono effettivamente.
Abbiamo elaborato una tabella che ci ha permesso di capire come questa amministrazione abbia puntato su prestiti e su nuovi mutui per mantenere l’equilibrio di bilancio e sopperire a debiti impegnando parte dei futuri bilanci per decenni. Altroche, Sindaco, “vogliamo consegnare alle future amministrazioni un bilancio sano e saldo”: state continuando a contrarre debiti che graveranno sulle prossime amministrazioni, oltreché sui cittadini, e sarebbe veramente paradossale ed offensivo se, con la prossima tornata, ci trovassimo un altro dei vostri sindaci, magari qualcuno seduto oggi in questa sala, a dirci che “non è colpa mia ma di chi mi ha preceduto”.
La spesa del personale diminuisce,passando da 5,8 milioni e rotti a 5,3, e questo nonostante sia palese la carenza di personale stesso rispetto alle necessità – ovviamente c’è stata l’incidenza di un dirigente non sostituito su cui il Sindaco si è vantato di avere risparmiato soldi, ma con quei soldi ha assunto una ulteriore unità a suo esclusivo supporto, cosa consentita, per carità, dalle normative, ma ricordo a tutti che avendo successivamente ripristinato il posto da dirigente, ora bisognerà trovare le risorse per il suo stipendio aggravando la spesa rispetto al vanto di risparmio iniziale e inficiando la possibilità di assumere personale operativo di cui tanto si sente la mancanza. E come ha detto la collega Frassini, che mi trova molto d’accordo su questa cosa, un po’ meno dirigenti, un po’ meno soldi ai dirigenti ed un po’ più di personale operativo che faccia il lavoro sul campo-. Però è più che triplicata la quota di rimborsi su prestiti e mutui ed interessi relativi che passa da 2 milioni a quasi 6,4 milioni arrivando ad un totale di 11.691954 a fronte di entrate correnti pari a 23.327.911. Un bel 50,12%.
A proposito interessi passivi ed oneri nel 2014 hanno portato via un milioncino tondo tondo dal bilancio del Comune. Se nel 2012 i nuovi prestiti sono stati pari a 150.000 euro e nel 2013 1,4 milioni, nel 2014 arriviamo alla bella quota di 4,5 milioni. A dimostrazione, palese, del ricorso sempre più crescente all’indebitamento per portare il bilancio in equilibrio.
E la cosa, come ho già detto, diventa aberrante se aggiungiamo la spesa per la gestione dei rifiuti, che oramai è universalmente riconosciuta come terzo elemento che incide sulla rigidità del bilancio, che porta le uscite a 16,9 milioni col 72,41% di impegno sulle entrate coerenti difficilmente riscontrabile, credo, in tutta Italia. Evidenzio anche come questa spesa sia aumentata in 4 anni del 33,5% e come balzerà in questo al 40% per andare ancora più su nel 2016 che secondo il piano finanziario ACAM porterà il risultato del 41,8% d’aumento.
Assolutamente ovvio che queste scelte finiscano, come ben ci spiegano gli esperti, col limitare le disponibilità di spese a favore dei cittadini oltre, ancora più ovvio, a concorrere all’aumento della pressione fiscale e tributaria sui cittadini stessi, aggravata dai tagli che subiamo a livello centrale e perpetrati dalle coalizioni dei vostri partiti senza che la pressione fiscale a favore di province, regioni e stato diminuisca. Anzi: è evidente a tutti che aumenta costantemente.
Ci si aspetterebbe una sorta di compensazione ed invece paghiamo due volte… tre volte… e, forse, anche quattro volte!
Proprio una di queste conseguenze, oltre all’aumento della pressione tributaria che abbiamo già acclarato, è il secondo indicatore che peggiora il giudizio politico sul bilancio 2014.
Ovvero la quota di spesa per le attività sociali.
Contemporaneamente all’aumento delle difficoltà finanziarie dei cittadini e delle famiglie ed alla diminuzione delle coperture sanitarie, troviamo che da inizio 2010 a fine 2014 le spese sociali del Comune sono scese da 7,4 milioni e rotti ai 5,1 di questo bilancio con una diminuzione di ben il 22%.
Allo stesso modo noto che la copertura dei costi su asili nido, casa di riposo e mense scolastiche risulta ampiamente deficitaria, compensata, guarda caso i revisori dei conti hanno infilato la voce nella stessa tabella, dai proventi dei parcheggi a pagamento a evidente dimostrazione della ricerca spasmodica di fare cassa.
Attendiamo che l’ amministrazione ci dica che aumenterà le tariffe a carico degli utenti, quindi ai genitori di bimbi piccoli e di famiglie che magari sono già state vessate da tributi pesantissimi ed aumenti vari di bollette e di altri costi incomprimibili, o che passerà ad appalti privati dei nostri servizi pubblici dove, alla fine, qualcuno guadagnerà a scapito degli operatori o della qualità del servizio. Perché questo è quello che si vede e riscontra costantemente in giro sugli appalti pubblici, perché da qualche parte il privato deve ricavare il suo guadagno e lo può fare unicamente sul costo del personale o sulla qualità del servizio.
Dati, questi, che stridono con l’articolo di oggi sul quotidiano locale La Nazione il cui sottotitolo virgolettato campeggia sopra la foto del nostro Sindaco sorridente – beato lui -: “Aumentate del 10% le richieste di aiuto delle famiglie”, che fa il paio con la riduzione del 7% della tariffa TARI dopo averla aumentata del 70%. Ora si che scappa da ridere a me, perché che altro potrei fare? Forse definire la cosa con altri termini, ma non vorrei aumentare l’intolleranza nei miei confronti che già mi pare alta.
Non posso peraltro tacere delle mancate entrate relative ai permessi di costruire, che credo siano gli oneri di urbanizzazione, che ancora oggi risultano dal rapporto dei revisori dei conti e che sono pari a circa 2 milioni. 44% per il 2102 che da solo porta un ammanco di 1,2 milioni, 25% per il 2013 e 62% per il 2014.
Tra l’altro oggi c’era l’impegno della giunta e del Presidente di rendicontare, nell’esporre il consultivo, la spesa del 10% degli oneri di urbanizzazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche, rendiconto richiesto addirittura dalla maggioranza che a suo tempo bocciò l’ ordine del giorno del M5s di costituire un apposito fondo di accantonamento.
Quindi ricordo che da questi introiti dovrebbe essere impegnato almeno il 10% per l’abbattimento delle barriere architettoniche di cui ancora non c’è traccia. Anche qui un difetto che penalizza categorie di persone svantaggiate.
Cioè penalizziamo categorie deboli o svantaggiate e ci vantiamo di qualcosa che veramente non si riesce a capire.
Vogliamo almeno ancora accennare ai contenziosi ancora aperti su cui dovremo pagare cifre oggi fuori bilancio come la causa persa con la Provincia, le cause perse per espropri malfatti o mal valutati, il contenzioso con l’ archistar Botta da 450.000 euro.
O anche la tristemente nota fidejussione per Sarzana Patrimonio e Servizi.
Beh, Sindaco, Giunta e colleghi consiglieri: la vedo brutta. Ci avete portato sull’orlo del baratro e ora a voi la responsabilità spiegare ai cittadini come mai siamo arrivati a questi punti ed è vostro l’onere di provvedere e trovare soluzioni che non non ci sogniamo neppure di proporre oggi.
Per parte nostra risulta difficile fare proposte, per dirla con la frase coniata dal Sindaco, diventando una “opposizione collaborante” perché proposte se n’è fatte, ma il rispetto e la considerazione ci è mancata. Come è mancato il rispetto e la considerazione dei cittadini che di proposte e di disponibilità di collaborazione ne hanno fornita parecchia, sempre elusa, se non ufficialmente, almeno nei fatti. Quando questa Amministrazione dimostrerà rispetto al nostro gruppo ed ai cittadini in primis se ne riparlerà
Grazie.