• per riportare la sinistra a Sarzana
Archivio, Sicurezza & Decoro urbano

Evviva! Un mese prima delle elezioni avremo nuove telecamere di sicurezza!

Ma dai? Sono tre anni che diamo battaglia per il sistema di videosorveglianza cittadina e sono tre anni che ci dicono che tutto va bene (ma non è vero). Poi?

POI IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE SI GIOCANO IL JOLLY DELLE TELECAMERE!  (qui).                                                                                                                                                  
Già! Perchè i 90 giorni scadranno proprio fra Aprile e Maggio

Eppure era uno dei punti delle promesse in campagna elettorale del 2013 con cui il sindaco Cavarra si era presentato ai cittadini e che per anni ha sbandierato di aver risolto. Solo grazie al nostro incessante incalzare (in questo come in altri casi di bufale) si è arrivati allo “scontro” sulla realtà dei fatti: le telecamere a Sarzana non erano allora (e non lo sono tutt’oggi) utili al loro scopo (con buona pace di tutti coloro che in questi anni hanno subito atti di sopraffazione).

Questo è il 9 Febbraio 2015: sul sito del Comune e sulla stampa si autoincensavano di avere raggiunto l’Obbiettivo Sicurezza attraverso le telecamere istallate.

E allora noi, che san Tommaso ci fa un baffo, siamo ripartiti: nuovi sopralluoghi, nuove richieste e la verità che scoprimmo (meglio sarebbe dire che confermò quanto già dicevamo) fu incontrovertibile.

Chiesto un sopralluogo congiunto per verificare se effettivamente le telecamere erano collegate alle centrali dei Carabinieri, del Commissariato di Polizia e del Comando di Polizia Urbana, otteniamo solo quello presso il Comando Vigili.
Scopriamo comunque che ben poche erano collegate e ancor meno quelle utili:
a) solo il locale comando dei Carabinieri poteva visionarne una parte in tempo reale,
b) il Commissariato era ancora scollegato,
c) il Comando di Polizia municipale non aveva personale dopo le 20 e forse neppure durante la giornata.

Ripartiamo così all’attacco costringendo l’ Amministrazione a uscire allo scoperto, non potendo provare nulla in sua difesa se non dichiarazioni che successivamente sono andate a cozzare con la realtà nuovamente rilevata.

   

A metà del 2016 torniamo sull’argomento, visto che nulla era cambiato: telecamere guaste, altre vandalizzate e nessun riscontro ufficiale sulla loro dislocazione e funzionalità tanto che l’ Amministrazione decide di “spendersi” il neo comandante incaricato per rispondere alle nostre denunce.
“Impianti costantemente monitorati e funzionanti”.

Chissà perchè non riescono a capire che non ci accontentiamo di risposte “fasulle”, finchè non supportate da prove?

E allora andiamo a verificare con regolare richiesta di accesso agli atti in cui chiedevamo quante e dove fossero dislocate le telecamere, quante fossero funzionanti e quanti contratti di manutenzione avevamo stipulato visto che ci risultava persino  che alcune fossero danneggiate da temporali oltre a quelle vandalizzate.

 

  Come per altri accessi agli atti non arriva nulla in risposta tanto da costringerci, col nuovo cambio di Comandante della Polizia Municipale, a reiterare, pari pari, la richiesta di accesso. Arriva finalmente una risposta. Ovviamente parziale (“Non abbiamo contratti di manutenzione e stiamo preparando la cartina con la dislocazione delle telecamere”)… e mai più completata!

Dove saranno ‘ste telecamere? E funzionano?

B..ìn! Direbbero a Zena… …ma si tengono tutto in serbo per poi propinarlo agli allocchi in campagna elettorale? …e ancora ci cascano in tanti?

“90 giorni di tempo”… ohimè!

 

 

 

 

 

 

 

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