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Fatti quotidiani

Auguri, Valter Chiappini!

di Gianna De Fraia

Partecipo ai Consigli Comunali da quasi 4 anni, ormai osservando “da esperta” le tecniche di questa macchina burocratica che ci dovrebbe governare.
Alcune cose sono cambiate ultimamente, dopo il passaggio da un Presidente all’altro intendo (da Paolo Mione, ex-PD, a Damiano Lorenzini, PD, ndr)… vi sono più battibecchi e, passatemi il termine, “show” anche divertenti se vogliamo, che subito vengono riportati dai media perché fanno indubbiamente notizia.
Una costante però è rimasta : l’attacco a Valter Chiappini.
Sembra quasi che sia “doveroso”, come una routine consolidata.
Per esempio nell’ultimo CC, con argomento l’aggregazione di Acam in Iren, dopo che l’amministratore unico Dott. Garavini ha spiegato quanto la sua gestione sia stata “benefica” per i conti di questa partecipata e che quindi, ora che il passivo si è molto ridotto (cosa vantaggiosa per noi cittadini-proprietari, ndr) la si possa vendere (cosa svantaggiosa per noi cittadini-proprietari, ndr), l’attuale Presidente del Consiglio Comunale si è rivolto ai consiglieri chiedendo chi volesse intervenire. I suoi occhi che girano tra i consiglieri, il silenzio che cade nella sala, le teste che si girano su un solo personaggio: Valter Chiappini appunto!
Il quale, senza il minimo imbarazzo, ma forte di tutto quanto sia stato possibile studiare sulla vicenda (malgrado la scarsità di documentazione fornita) si alza e comincia la sua arringa avvallata da numeri e da finezze tecniche che solo chi, e qui mi ripeto scusate, studia veramente ed approfondisce i temi può sapere.
Finito il tempo a sua disposizione, il Presidente rivolge nuovamente la richiesta di interventi. Al che, dalla maggioranza e non solo, dai giovani e dagli scafati, partono all’attacco principalmente contro Chiappini, e minimamente sul merito di quanto da lui detto e dimostrato.
Cosa c è di strano in tutto ciò? È la politica direbbe qualcuno.
Per me invece lo strano sta nel fatto che, mentre qualcuno studia ed approfondisce, altri si limitano a parlare per partito preso, consapevoli che il voto sarà quello prestabilito, senza guardare se il “caso” discusso porterà svantaggio alla popolazione.
La conclusione che ne traggo è che taluni siano infastiditi da quell’infermiere che è capitato loro tra capo e collo. Quell’omino secco che studia, studia e ristudia; che attacca ai fianchi a testa bassa mettendo idealmente all’angolo il potere (idealmente perché poi il suo voto vale 1); quell’uomo che, senza remore ed interessi personali sta lavorando solo per la città e che ha avuto l’ardire di candidarsi a Sindaco per primo, di metterci la sua faccia e la sua integrità morale, scompigliando forse anche un po’ i giochi politici.
Per tutto questo che fai, caro Valter, ti ringraziamo e ti stimiamo.
Buon Natale.

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