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Dove arriva l’onda di mareggiata…

La recente mareggiata di Lunedì 29 Ottobre, oltre ai notevoli danni subiti dal litorale e dalle attività e strutture ivi presenti, ha evidenziato ancora una volta come l’onda di mareggiata sia arrivata, ed in taluni punti l’abbia persino invasa, alla strada litoranea oltrepassando ampiamente, e ancora una volta di più, la linea demaniale delimitata nel 2010.

 

Già in data 4 Gennaio 2016 l’ex Consigliere comunale Valter Chiappini, oggi Presidente della scrivente Associazione civica, presentò una proposta di ordine del giorno per la “revisione linea demaniale litorale di Marinella” accolta e discussa in Consiglio comunale in data 26 Febbraio 2016;

Il Consiglio comunale bocciò inspiegabilmente la proposta con 8 voti contrari (Cavarra, Mione, Torre, Corsi, Lorenzini, Pittiglio, Ricci e Antola), 1 astenuta (Frassini) e 3 favorevoli (Chiappini, Zanetti e Rampi – quest’ultimo oggi Presidente del Consiglio comunale -).

Successivamente, e contrariamente al voto del Consiglio comunale, in data 24 Gennaio 2017, la “Commissione Delimitatrice” composta da Capitaneria di porto di La Spezia, Agenzia del Demanio di Genova, Provveditorato OO.MM. di Genova e Comune di Sarzana (nelle persone del dott. Ottavio Moscatelli e del geometra Riccardo Gregorini) effettuarono un sopralluogo sul posto a seguito della nota inviata in data 19 Agosto 2016 dal Comitato Sarzana che Botta! che segnalava, e documentava ancora, il superamento della linea demaniale, delimitata nel 2010, dalle onde di mareggiata;

Il risultato di tale sopralluogo è stato il verbale in cui:
– la Capitaneria di porto di la Spezia dichiarava che “le condizioni del mare (calmo/poco mosso) e la presenza delle dune poste a protezione dei manufatti esistenti lungo il litorale non hanno consentito di valutare compiutamente l’azione delle mareggiate sia ordinarie che straordinarie” per concludere con la considerazione che “stante l’impossibilità di valutare la portata delle mareggiate nel tratto di litorale in esame, a causa delle condizioni del mare (calmo/poco mosso) e della presenza di dune poste a protezione dei manufatti esistenti lungo il litorale si propone di effettuare un ulteriore sopralluogo, a cura del personale dipendente dell’Ufficio locale marittimo di Foce Magra, non appena si verificheranno le condizioni tali da poter valutare quanto rappresentato con la nota pervenuta in data 19 Agosto 2016 dal Comitato Sarzana che Botta!”
– l’ Agenzia del Demanio, più o meno con lo stesso principio, verbalizzava invece che “qualora fosse accertata, anche a seguito di una mareggiata ordinaria e/o straordinaria, una variazione dell’attuale delimitazione si dovrà valutare l’attivazione di una revisione dell’attuale delimitazione “;

L’antefatto sta nel provvedimento con cui il  23 Novembre 2010 il Compartimento Marittimo aveva rideterminato la linea demaniale sul litorale di Marinella di Sarzana, presenti tutte le Istituzioni competenti e i rappresentanti della società Marinella S.p.a., proprietaria dei terreni confinanti col demanio marittimo.

La nuova rideterminazione aveva però praticamente considerato solo la linea di “minima demaniale”, se così possiamo chiamare il limite che pare essere stato identificato con il limite di onda ordinaria, nonostante si verificasse spesso, ed ha continuato a verificarsi almeno annualmente, che i marosi delle mareggiate straordinarie arrivassero fino alla strada litoranea che dovrebbe essere considerata per questo come limite reale della linea demaniale come previsto dalle norme di legge.

Infatti è comunemente risaputo, ed assodato nella giurispridenza chiamata ad interpretare la norma di legge, che il Demanio marittimo comprende “il tratto a terra ove arriva lo spruzzo massimo di mareggiata” e quello dove esitano residui palustri formati dall’acqua del mare ancorchè questa si ritiri. E anche dove questo succeda è sufficiente che l’area abbia potenzialità di utilizzo anche indiretto alle attività di navigazione, marine o di balneazione.

Dal 2010 in poi l’invasione delle acque marine post mareggiata ha ripetutamente oltrepassato la linea demaniale, come rideterminata nel 2010, ed sono arrivate fino alla strada litoranea, in taluni punti addirittura invadendo anche la strada e depositando su essa detribi e legnami, in aree comunque utilizzate per uso direttamente o potenzialmente attinente alla balneazione, come correttamente asserito a pagina 4 del “verbale di delimitazione ed apposizione dei termini lapidei” del 20 Maggio 2009, zone che andrebbero quindi ricomprese nell’area demaniale ancorché successivamente abbandonate dall’acqua di mare.

Oggi il piano di riassetto del litorale di Marinella , come da piano particolareggiato approvato dal Comune di Sarzana, prevede l’abbattimento delle attuali strutture balneari e la loro ricostruzione verso monte, nel tratto di terreno tra la linea demaniale, così come rideterminata nel 2010, e la strada litoranea, attualmente di proprietà della Società Marinella S.p.A., al fine di recuperare arenile a favore dei bagnati, e non solo nei tratti di spiaggia erosi a causa delle mareggiate,
E’ evidente che, se gli estensori del progetto hanno previsto che le strutture balneari di cui sopra vengano costruite su palafitte con l’evidente e dichiarato scopo di far scorrere sotto di stesse l’onda di mareggiata affinché si riduca l’effetto erosivo della stessa, ci sia la comune conoscenza che l’onda di mareggiata straordinaria oltrepassa l’attuale linea demaniale.

Di più: in tutto il contiguo tratto di costa nel vicino comune di Carrara e, verso sud, nei comuni di Massa, Montignoso, Pietrasanta, Forte dei Marmi, Camaiore e Viareggio il limite demaniale è pressoché stabilito a ridosso della strada litoranea situata a monte, rispettando il limite di spruzzo massimo di mareggiata e di tracimazione dei marosi.

Già la rideterminazione della linea demaniale avvenuta nel 2010 ha prodotto ricorsi basati su perizie che dimostrano  quanto sopra, anche con riferimenti temporali e fotografici, in particolare dello stato del tratto oltre la linea demaniale rideterminata, in conseguenza delle mareggiate del Novembre e Dicembre 1995, del Dicembre 2009, del Gennaio 2010, dell’ Ottobre 2011, mentre anche dopo il 2011 si sono verificate mareggiate anche peggiori e anche più volte all’anno, culminando il quella dello scorso 29 Ottobre.

Ed è proprio la mareggiata di pochi giorni fa rende possibile l’eventualità prospettata dalla Capitaneria di Porto di la Spezia (“si propone di effettuare un ulteriore sopralluogo, a cura del personale dipendente dell’Ufficio locale marittimo di Foce Magra, non appena si verificheranno le condizioni tali da poter valutare quanto rappresentato con la nota pervenuta in data 19 Agosto 2016 dal Comitato Sarzana che Botta!”) e dall’ Agenzia del Demanio (“qualora fosse accertata, anche a seguito di una mareggiata ordinaria e/o straordinaria, una variazione dell’attuale delimitazione si dovrà valutare l’attivazione di una revisione dell’attuale delimitazione “).

Il Consiglio di  Stato, Sez. VI, 16 febbraio 1979, n. 80, ha anche ben evidenziato che una eventuale discrezionalità dell’ Autorità marittima competente alla determinazione della linea demaniale deve intendersi nel senso che la stessa procede alla delimitazione allorquando ricorrano due condizioni: che esista un interesse pubblico attuale e concreto, e che vi sia incertezza dei confini tra proprietà privata e demanio marittimo;

Ed è evidente che già oggi l’interesse pubblico si concretizzi in un ipotizzabile danno erariale in caso del mantenimento di erronea o non più attuale determinazione della linea demaniale e che una eventuale rideterminazione della linea demaniale, secondo la reale valutazione delle mareggiate straordinarie, agevolerebbe enormemente il percorso del recupero del litorale attraverso il “piano spiagge” approvato dall’ Amministrazione comunale di Sarzana, oggi invece pesantemente condizionato, per lo spostamento delle strutture balneari oltre l’attuale linea demaniale, anche dall’obbligo di acquisto della striscia attualmente di proprietà privata.

Come è evidente che, anche ammettendo una correta delimitazione della linea demaniale nel 2010, oggi vi sia più di una incertezza circa i confini tra proprietà privata e demanio marittimo

Non pare neppure di poco conto il fatto che il mantenimento della situazione attuale potrebbe, invece, mettere anche a rischio l’investimento dei balneatori, obbligati dal “piano spiagge” all’acquisto della striscia attualmente privata, nel caso in cui la linea demaniale fosse rideterminata dopo l’acquisto e la costruzione delle nuove strutture balneari;

Per tutte queste ragioni l’ Associazione civica sarzana in movimento ha presentato a Sindaco, Assessori e Consiglieri comunali una petizione affinchè venga richiesta urgentemente la revisione della linea demaniale.

Sarzana 2 Novembre 2018

Sarzana in movimento

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