No: non eravamo “gufi”!
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Su questo sito (cliccate nella stringa di ricerca Marinella o linea demaniale per trovare gli articoli) trovate la prova di quante volte abbiamo denunciato, anche nelle sedi opportune, la questione “linea demaniale di Marinella”, però…
…però nè “quelli di prima”, nè “quelli di adesso” hanno preso sul serio il problema della linea demaniale e passano gli anni.
Non eravamo “gufi”, quando dicevamo che se non veniva rivista la linea demaniale, e confermato ufficialmente dove arriva secondo le norme di legge e quale sia l’effettiva estensione del demanio marittimo, il “piano spiagge” non sarebbe partito.
Ed ecco la controprova: anche i “più intrepidi” investitori hanno capito che è meglio non rischiare troppo, “almeno fino a Novembre” quando si saprà qualcosa sull’esposto e sul ricorso presentati proprio sull’errata, o non confermata, delimitazione della linea demaniale, di cui anche noi chiediamo da anni la revisione assieme al Comitato Sarzana che Botta!, inascoltati.
Potevamo essere già molto avanti, ma… …ma nessuno vuole scontrarsi con interessi forti, neppure quando in ballo ci sono quelli dei cittadini e del bene pubblico.
E se allo “scandalo” del bando provvisorio di gestione delle spiagge libere, che ancora occupa i quotidiani e i Consigli comunali, oggi si fossero aggiunti, a favore della impresa che se lo è aggudicato, i permessi che sono stati, invece, negati ai precedenti gestori, peraltro esclusi dal bando stesso, il Comune non avrebbe certo fatto una bella figura!
E anche verificare che, se non fossero stati cacciati i precedenti gestori mettendoli invece in condizione di poter gestire legittimamente le spiagge, magari proprio con bandi annuali o pluriennali, “fatti un po’ meglio”, da cui il Comune poteva persino ricavare qualcosa, non avremmo perso due anni di… nulla, o quasi, sulle nostre spiagge libere, è un dato di fatto.
E, magari, con la revisione e l’ufficializzazione della linea demaniale ed un PUD approvato, cosa quest’ultima che ancora non risulta, potevamo, finalmente, veder partire anche il “piano spiagge”.
Oggi chi è quell’operatore che in una situazione così dubbia e caotica si fa sottrarre, senza dare battaglia, lo strumento con cui guadagna e vive?
E chi è quell’imprenditore, vecchio o nuovo, che investe milioni in una operazione così pesantemente gravata dal dubbio della linea demaniale?
Qualcuno “più furbo” c’è comunque stato: quelli che si sono “accapparrati” i terreni al di fuori del dubbio “linea demaniale” dove, sicuramente, sono previsti i parcheggi. A pagamento, ovvio! Fiumaretta docet !
Ecco… magari fare anche una verifica se esistono parametri previsti per legge per il calcolo di parcheggi pubblici gratuiti rispetto alle nuove e vecchie edificazioni e, nel caso, se sono rispettati non sarebbe male.
Possibile che per godere del NOSTRO mare si debba per forza pagare in un modo o nell’altro?
Sarzana in movimento
17 Giugno 2020