Sarà anche “cambiato il vento” in quel di palazzo Roderio, ma sian sempre lì: bilanci approvati senza nessuna spiegazione precisa rispetto ai numeri sulle tabelle.
Giovedì 28 Settembre scorso la maggioranza ha votato il “Bilancio consolidato 2017”.
Assente il Consigliere Mione e il Consigliere PD Sindaco uscente (più di una persona oramai ha giudicato le assenze come un ennesimo atto di protervia che sembra dire “o Sindaco o niente”: altro che “amore per Sarzana”…), astenuti i Consiglieri del PD (ci mancava che votassero contro, visto che i loro precedenti bilanci erano più o meno sulla stessa falsariga). Contro la sola Consigliera M5S Giorgi: consolidato “non votabile” causa documentazione ben poco chiara e mancanza delle informazioni necessarie per far prendere decisioni con cognizione di causa.
Persino il gruppo di maggioranza della Lega ha contestato la mancanza di chiarezza e di informazioni precise, evidenziando un turbinio di cifre spostate da un capitolo all’altro senza che si capisse nulla.
Del resto, passare da un “Rendiconto di bilancio 2017” che aveva evidenziato un deficit di 4,8 milioni di Euro a un “Consolidato di bilancio 2017” che dichiara un risultato positivo di 7,5 milioni di Euro senza uno straccio di spiegazione… molto di più di un “qualcosa non torna”!
Una differenza di 12,3 milioni (che sa di miracoloso visto, ad esempio, che la partecipata C.A.L.L.L porta in dote più di 7 milioni di debiti) meriterebbe spiegazioni ben precise anche in raffronto agli anni della precedente Amministrazione; invece pare che chiarezza e trasparenza (leggi intelligibilità dei documenti da parte dei Consiglieri comunali e della cittadinanza) siano vocaboli che anche il “nuovo vento” non ha ancora portato con sé nonostante le promesse elettorali.
Nella “nota integrativa” si legge – pagina 14 – che “per il Comune di Sarzana non vi sono state variazioni significative relativamente al Bilancio Consolidato dell’esercizio 2016”.
Eppure le differenze fra i bilanci dei due anni consecutivi neppure un neofita del Consiglio poteva non vederle.
Infatti raffrontando banalmente i due Bilanci Consolidati 2016 e 2017 si evidenzia che:
– gli “ammortamenti e svalutazioni” sono passati da 1,9 milioni a 3,6 milioni con una differenza di 1,7 milioni,
– gli “accantonamenti” sono passati da 4,7 milioni a 0,2 milioni con una differenza di 4,5 milioni, cioè quasi tutta la posta
– le “immobilizzazioni materiali” sono passate da 113,6 milioni a 111,3 milioni con una differenza di 2,3 milioni,
– le “riserve” sono passate da 6,2 milioni a 44,2 milioni con una differenza di 38 milioni,
– i “debiti per il finanziamento” sono passati da 46,4 milioni a 36,4 milioni con una differenza di 10 milioni.
E non è tutto, perché “macroscopicamente” i risultati dei Bilanci Consolidati 2016 e 2017 rispetto ai Rendiconti di Bilancio degli stessi anni fanno notare una notevole discrepanza che meriterebbe chiarimenti approfonditi:
– nel Rendiconto 2016 si evidenziava un deficit di 5 milioni con obbligatorietà di accantonamenti e di vincoli per 13 milioni, mentre il Bilancio Consolidato 2016 si attestava su un + 3,5 milioni,
– nel Rendiconto 2017 si evidenziava un deficit di 4,8 milioni con accantonamenti e vincoli per 15,7 milioni, mentre il Bilancio Consolidato 2017 si attesta su un + 7,5 milioni.
A prescindere dalla discrepanza, non spiegata, fra il risultato del Bilancio Consolidato e del Rendiconto di Amministrazione, si evidenzia una differenza fra i Consolidati 2016 e 2017 di 4 milioni di Euro.
Alla faccia della dichiarazione che “per il Comune di Sarzana non vi sono state variazioni significative relativamente al Bilancio Consolidato dell’esercizio 2016”.
La “relazione e nota integrativa”, obbligatoria per legge, allegata alle tabelle di bilancio è, se possibile, ancor più scarna di quella 2016 della Giunta Cavarra:
– i criteri di valutazione scelti ed applicati non danno nessuna specifica indizazione per ogni voce di bilancio, ma sono descritti in forma generica,
– non c’èalcun confronto fra le voci attive e quelle passive col Bilancio Consolidato 2016, ma si dichiara genericamente che “non vi sono state variazioni significative”, e quindi nessuna spiegazione delle invece evidenti e cospique variazioni,
– i crediti e debiti residui superiori ai 5 anni sono riportati senza alcuna spiegazione,
– nessuna spiegazione specifica neppure per gli interessi ed oneri da finanziamento,
– una tabella di tre righe riassume le voci proventi ed oneri straordinari anche questi senza nessuna spiegazione.
Manca anche una seria revisione della delibera di Giunta comunale n° 239/2016 con la quale la Giunta Cavarra approvava gli elenchi delle società ed aziende che dovrebbero rientrare nell’esame del Consolidato di Bilancio perchè partecipate dall’ Ente.
Mancanza che, ancora una volta, non permette di chiarire situazioni come, ad esempio, l’ Associazione Val di Magra Formazione (ente che si occupa della formazione per conto dei Comuni della Val di Magra e di cui Sarzana è capofila) o il Consorzio CIR o il Cidaf che, sebbene in liquidazione dovevano essere considerati nel Consolidato di Bilancio.
Per concludere: solo il Presidente del Consiglio Comunale Rampi, forte delle consuete furbizia e dialettica, con un intervento che ai profani è suonato così: “si, la documentazione è scarna, ma l’ Assessore ci ha dato chiarimenti normativi e qualche informazione in più. Ci sono problemi nel bilancio, ma ora votiamolo così. Vedremo poi di aggiustare col rendiconto 2018”, è parso avere ricondotto il gruppo della Lega a più miti considerazioni con una dichiarazione di voto che in pratica si può sintetizzare con un “Va bene. Votiamo a favore, ma vedete di darvi velocemente da fare per farci capire”.
Ah…! La trasparenza tanto decantata in campagna elettorale! Se è così, cos’è cambiato rispetto a prima?