Ambiente
Dalla città alla campagna al mare, per un territorio da rispettare e valorizzare
“Consumo ZERO” del territorio:
Fermeremo, una volta per tutte, il consumo del suolo già con il nuovo Piano Urbanistico Comunale e limitando al massimo successivi interventi in variante al Piano che non abbiano l’assoluta priorità dell’”interesse pubblico” vero.
Basta crescita caotica di case, capannoni, centri commerciali o altro senza alcuna logica ambientale o naturale.
Tutela del verde:
Censimento degli “alberi storici” del comune e loro inserimento nel “registro degli alberi monumentali” italiani.
Abbattimento dei soli alberi pericolosi e per prioritarie necessità urbanistiche, con pari ripiantumazione anche con sostituzione con specie autoctone liguri/toscane.
Previsione di nuove piantumature pensate per il benessere dei cittadini e la tutela del terreno, da nuove aree verdi pubbliche a aree di rimboschimento, perché “un albero in più non fa mai male”.
Programma di manutenzione del verde con particolare riferimento alle potature ed alla prevenzione di malattie.
Sarà varato un regolamento riguardante il verde pubblico per disciplinare sia gli interventi da effettuare sul patrimonio verde di proprietà pubblica che su quello di proprietà privata.
Nuovo piano di assetto del territorio e revisione degli strumenti urbanistici:
Piano di ristrutturazioni, recupero di edifici ed aree già esistenti.
Tutela, riqualificazione e manutenzione del centro storico, partendo dalla messa in sicurezza delle pavimentazioni.
Piano di riqualificazione delle periferie;
Creazione di nuovi spazi pubblici per la città, con particolare riferimento alla “Rete Verde”;
Riuso delle aree dismesse o degradate e degli edifici fatiscenti, riconvertiti e riqualificati dal punto di vista ambientale, ecosostenibile e di qualità della vita.
Promozione della cultura dell’uso razionale dell’energia tra i cittadini e revisione del piano energetico comunale, con norme per il miglioramento e il risparmio energetico nei nuovi fabbricati e negli edifici soggetti a ristrutturazione.
Promozione delle “Comunità energetiche” e dell’”autoproduzione”.
Prioritari:
Progetto Botta: revisione dell’intero piano per le parti non ancora realizzate.
Gli attuatori dovranno garantire nei termini previsti l’esecuzione dei lavori nel rispetto di tutti gli standard pubblici urbanistici (parcheggi, verde) previsti e la puntuale rendicontazione dell’utilizzo di fondi pubblici sia in termini di cassa che di tempistica.
Villa Ollandini: ex complesso di proprietà pubblica e vincolato all’uso pubblico oggetto di un trasferimento di proprietà nel totale silenzio rotto solo dalla voce di associazioni a difesa dei Beni Comuni.
Il progetto attuale assolutamente sbilanciato a favore del privato sottrae all’uso pubblico la maggior parte di un complesso sottoposto a vincolo come Bene Culturale ad uso pubblico. Alternativa per Sarzana intende verificare la legittimità dell’accordo di programma tra proprietà e Comune, già approvato in Consiglio comunale, nella parte relativa al vincolo ad uso pubblico e intende stimolare proposte di progetti per un riuso pubblico della parte di compendio immobiliare vincolato anche con l’eventuale ricorso a fondi pubblici.
Necessario un forte intervento verso la proprietà affinché almeno il parco torni velocemente ad essere fruibile dai cittadini e si effettui la continuità della pista ciclabile interrotta all’interno del comprensorio.
Borgo storico di Marinella: in considerazione dei pesanti vincoli gravanti sul borgo, che difficilmente possono garantire un futuro residenziale, Alternativa per Sarzana verificherà con la proprietà la possibilità di destinare il bordo ad “albergo diffuso”, una soluzione che non ha alcun impatto negativo sull’ambiente locale perché si ricava da edifici già esistenti e allo stesso tempo crea occupazione e promuove uno stile di vita sostenibile.
E’ comunque necessaria una revisione delle previsioni edilizie previste in variante al PRG e delle convenzioni/contratti preliminari stipulati con la proprietà per il progetto di iniziativa privata legato al progetto di iniziativa pubblica di “rigenerazione urbana” nel caso in cui non vada a compimento il finanziamento dal fondo PINQUA.
Azione su beni pubblici:
Piscina di S. Caterina: dovrà essere terminata completamente con una convenzione con privati per la gestione che porti vantaggio anche all’istituzione comunale partendo da fasce di orario gratuite di utilizzo per i cittadini.
Ponte sul Calcandola “della Bocciofila”: progetto “propinato” come risolutore dell’annosa questione del traffico in Via Paradiso.
Occorre intervenire nella revisione della viabilità prevista e delle aree di parcheggio del comprensorio per salvaguardare la parte destra del percorso del torrente Calcandola, mantenendola nel futuro PUC come area con assoluta tutela contro una futura urbanizzazione.
Ex scuola di viale XXI luglio: proseguimento del programma di intercettazione di fondi pubblici per la completa restituzione alla fruibilità dell’immobile storico con particolare vincolo ad uso pubblico. Proporremo qui la centralizzazione delle FF.OO. (Carabinieri e Polizia di Stato) e vi effettueremo il trasloco del comando della Polizia Municipale e degli uffici dell’ Anagrafe Comunale.
Ex macelli pubblici: intercettazione di fondi pubblici per un riutilizzo ad uso pubblico sociale.
Cimitero: luogo da troppo tempo dimenticato, proponiamo una riorganizzazione/ razionalizzazione ed una nuova efficiente manutenzione delle sue aree, dei suoi loculi e delle strutture murarie.
Identificazione di un’area per animali di affezione.
Verifica della fattibilità di un forno crematorio che eviti di spostare le salme verso altri siti cimiteriali per la cremazione, anche in consorzio con altri comuni limitrofi.
Pista ciclabile del canale Lunense e varianti della “ciclovia Tirrenica”: occorre completare la pista del Canale lunense trovando soluzioni per i tratti oggi inesistenti e verificando eventuali fondi pubblici disponibili per l’esecuzione di tutte le opere previste dai capitolati d’appalto originali.
Individuazione di una soluzione per una manutenzione continua.
Pista ciclabile Sarzana – mare: recupero del progetto, già a suo tempo finanziato da fondi pubblici poi dirottati, che prevede il percorso attraverso i tracciati sterrati della piana di Marinella dall’ “area Bozi” a Marinella e Fiumaretta.
Aree demaniali: verifica della correttezza della delimitazione della linea demaniale di Marinella ed eventuale modifica secondo le norme di legge previste.
Velocizzazione del “piano spiagge” e avvio di confronto con gli enti preposti per un intervento definitivo anti erosione del litorale, ad esempio “scogliere a raso”, col fine di evitare l’erosione con la continua modifica dell’area demaniale e i ripetuti e ben poco duraturi, ma costosi, ripascimenti del litorale.
Approvazione del Piano di Utilizzo delle aree Demaniali (P.U.D.)
Stesura di un protocollo definitivo per la pulizia del litorale anche in caso di spiaggiamenti eccezionali.
Revisione delle modalità di affidamento con bandi quinquiennali per la gestione e manutenzione delle spiagge libere e libere/attrezzate.
Trasparenza nei progetti urbanistici e gestione degli oneri di urbanizzazione:
Chiusura del Piano Urbanistico Comunale e nessun ricorso successivo a varianti se non in caso di assoluto interesse pubblico.
Occorre la trasparenza totale nelle gare di appalto e nell’assegnazione diretta di lavori.
Nel caso di iniziative edificatorie pubbliche di qualsiasi entità, i cittadini dovranno essere messi al corrente con pubblicazione presso l’Albo Pretorio e sul sito istituzionale di tutta la documentazione finanziaria e cartografica relativa e saranno chiamati, per gli interventi più consistenti, a partecipare alle decisioni in assemblee pubbliche senza dover ricorrere ad accessi agli atti.
Oneri di urbanizzazione:
Nel gestire la corretta esecuzione delle opere di urbanizzazione ancora da terminare o in quelle di futura progettazione, l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione rimane uno dei più scottanti e controversi.
Oltre a deplorare l’utilizzo “improprio” degli oneri, abbiamo intenzione di evitare la pratica dello scomputo degli stessi a favore delle imprese edili o dei proprietari, intendendosi con esso la conversione degli importi che tali imprese dovrebbero versare al comune in opere urbanistiche “di pari valore”.
Pertanto le imprese edili ed i privati dovranno versare la quota di oneri o partecipare, per la parte eventualmente a scomputo, a regolari bandi per l’esecuzione delle opere di urbanizzazione previste.
Altresì occorre rivedere la regolamentazione delle fidejussioni i termini di quantità e di tempi per l’eventuale escussione.
Mettiamo in sicurezza il territorio:
A partire dalla collina, passando per la città e arrivando al fiume e al mare, il nostro comprensorio ha bisogno di avviare un controllo approfondito delle zone collinari, attuare la pulizia dei boschi, dei fossi e dei canali e il ripristino di piante e arbusti in grado di impedire le frane.
Alternativa per Sarzana vuole rilanciare il “Contratto di Fiume”, uno strumento strategico da perseguire nella gestione dell’alveo della Magra e delle sue sponde e aree esondabili.
Pensiamo che un’amministrazione comunale debba affrontare, in collaborazione con l’ Ente Parco Montemarcello- Magra ed il Consorzio Canale Lunense, la manutenzione e la pulizia di quella parte di fiume ed alveo fluviale, di torrenti, canali immissari e rivoli per un corretto scorrimento delle acque e limitare i continui spiaggiamenti dopo le iene del fiume.
Per quanto riguarda il rischio sismico e statico Alternativa per Sarzana vuole ripartire dal registro delle abitazioni per tutte le realtà urbanistiche, edilizie e tecnologiche della città.
Nel caso di edifici comunali, occorrerà proseguire (o iniziare) a reperire i fondi pubblici per mettere in sicurezza quanto più possibile del nostro patrimonio edilizio.
Per la sicurezza stradale, è necessario intervenire sul manto stradale con un piano quinquennale di interventi duraturi nel tempo e con l’istituzione di una squadra di pronto intervento per la sua costante manutenzione, investendo comunque in tecnologie che garantiscano riparazioni parziali ma durature, anche in collaborazione con altri comuni, e mantenere una costante pulizia degli scarichi e dei tombini stradali soprattutto nei sottopassi e avvallamenti stradali.
Occorre rivedere la regolamentazione delle garanzie, anche fidejussorie, delle società che eseguono lavori sotto il manto stradale affinché il ripristino sia eseguito a regola dìarte e duraturo nel tempo.
Gestione rinnovata del verde urbano ed extraurbano:
Alternativa per Sarzana vuole dunque proporre un Piano per il Verde inteso come strumento di pianificazione, da integrare al nuovo P.U.C. capace di contenere al suo interno una nuova strategia per affrontare il problema del verde a Sarzana.
Occorre incrementare e salvaguardare le aree con vegetazione; alcune di queste zone possono diventare verde pubblico, servire per attività ludiche e sportive o essere dedicate alle sole attività agricole, anche incentivandone la concessione a giovani che vogliono avviarle.
Sarebbe opportuno dare il via ad una rete comunale di orticoltura urbana che costituisca un valore aggiunto in termini di coesione sociale.
Il progetto di parco naturalistico dell’Oasi dei Bozi di Saudino va proseguito e rafforzato, in collaborazione coi privati proprietari dell’area.
Riguardo il Parco fluviale della Magra Alternativa per Sarzana chiede fortemente l’indagine conoscitiva sulle discariche tombate attraverso l’analisi di termografie aeree.
Proponiamo un concorso di idee per la possibilità di creare circuiti fruibili a piedi, in bicicletta o a cavallo lungo la sponda sinistra della Magra da raccordare alla pista ciclabile da Sarzana al mare.
Comprensorio di Marinella: devono essere prioritari: il mantenimento nel P.U.C. del parco campagna, l’annessione al parco Magra-Vara-Montemarcello delle aree ancora non inserite della piana e la vocazione agricola storica del territorio con salvaguardia della zootecnia e della biodiversità di eccellenza, finalizzata alla implementazione e valorizzazione delle produzioni tradizionali con progetti condivisi con il territorio e a favore del territorio stesso.
Deve essere verificata la possibilità di allacciare il Parco Magra – Vara – Montemarcello al parco delle Apuane che potrebbe creare un unicum n Italia per la diversità delle aree comprese che vanno dal panorama “alpino” delle Apuane al mare.
Rivitalizzazione della comunità agricola:
Alternativa per Sarzana si schiera apertamente con la libera lavorazione dei prodotti, soprattutto se autoctoni, con l’agricoltura contadina e con il grande patrimonio dei prodotti locali, incentivando dunque la produzione a km zero e difendendo i nostri sapori e le immense potenzialità della terra sarzanese.
Si vuole ribadire nel Piano Urbanistico Comunale la non edificabilità delle aree agricole, valutare percorsi per coinvolgere le aziende agricole nella manutenzione del territorio, incentivare i proprietari di terreni a dare in concessione i terreni incolti, tutelare le produzioni tipiche di particolari territori e dei relativi marchi di qualità, rilanciando le sementi storiche locali come, ad esempio, lo zucchino alberello di Sarzana, produrre prodotti tipici e di qualità con il riconoscimento da parte di organismi terzi delle certificazioni del luogo di origine e delle tecniche di coltivazione, coinvolgere l’istituto agrario e i professionisti esperti locali nelle valutazioni e nelle progettazioni delle aree naturali sarzanesi, ri-creare in zona centrale un luogo di compravendita verso cui convergano prodotti di pregio a km 0 e i clienti che li ricercano, come potrebbe essere i vecchio mercatolo ortofrutticolo oggi adibito prevalentemente ad attività sportiva dell’ Hockey Sarzana che dovrà comunque essere spostata in una nuova struttura consona al prestigio che l’attività procura alla città.
Revisione della viabilità e dell’organizzazione dei parcheggi gratuiti ed a pagamento:
Occorre rivedere e migliorare la viabilità del comprensorio, in particolar modo degli “assi” a nord (dorsale via San Francesco – Via Falcinello) e a sud (via Cisa -via Sobborgo Spina – via Sobborgo Emiliano – via Luigi Neri), nonché velocizzare la procedura per il raddoppio della variante Aurelia e verificare le possibilità di rilanciare il vecchio progetto della “terza corsia dell’autostrada”, visto l’ormai cronico soffocamento della variante Aurelia.
Contestualmente occorre rivedere l’assetto delle aree di parcheggio per garantire ai residenti maggiore fruibilità ed organizzare specifiche aree di sosta per i visitatori, anche modificando i criteri delle aree a pagamento.
Riprendiamoci l’acqua pubblica:
Anche al fine di ridurre il volume dei rifiuti di plastica, pensiamo di incentivare il più possibile l’utilizzo dell’acqua dell’acquedotto fornendo alla popolazione informazioni ampie, dettagliate e aggiornate sui dati inerenti la qualità dell’acqua certificati dal gestore e dalle autorità di controllo.
Occorre impegno alla massima vigilanza onde prevenire qualsiasi forma di inquinamento delle fonti di approvvigionamento idropotabile, con particolare riferimento al previsto mega impianto di biodigestione anaerobica in località Saliceti, a cui Alternativa per Sarzana è contraria, che, pur essendo in territorio extracomunale, mette a rischio le falde superficiali e profonde rifornite dalla Magra da cui, pure, si approvvigionano i pozzi a valle che servono la città.
Occorre promuovere l’installazione di nuove fontanelle pubbliche; incentivare l’uso dell’acqua di rubinetto in caraffa nei locali, nelle mense e in tutti gli edifici pubblici; promuovere il risparmio idrico con l’implementazione di sistemi di raccolta delle acque piovane per il loro impiego in ambito urbano e rurale.
Riguardo ai rapporti con il gestore, Alternativa per Sarzana si impegna a verificare l’effettiva realizzazione dei necessari interventi di manutenzione delle reti e a porre nella Conferenza dei Sindaci le questioni della programmazione e realizzazione di interventi di miglioramento e adeguamento delle infrastrutture, della tariffazione equa e sostenibile, del controllo che tutte le fasi dell’aggregazione ACAM-IREN non comportino penalizzazioni per il territorio.
Occorre impedire in ogni modo l’interruzione del servizio da parte del gestore per quegli utenti in situazione di reale incolpevole insolvenza.
Aria pulita e traffico veicolare:
E’ necessario, in prima istanza, monitorare correttamente la qualità dell’aria, ripristinando i rilevamenti delle centraline preposte a questo scopo in maniera tale da poter intervenire con rapidità in eventuali situazioni di pericolo che derivino anche da problematiche non strettamente veicolari. I risultati del monitoraggio saranno riportati sul sito istituzionale.
E’ necessario un Nuovo Piano del Traffico e dei parcheggi condiviso e partecipato dai cittadini.
Sarà opportuno limitare la costruzione di nuovi inutili parcheggi, potenziare e riorganizzare i parcheggi gratuiti esistenti nelle zone periferiche, eliminare il ricorso illegittimo alle “multine” nelle aree a pagamento introducendo la sola integrazione della tariffa, verificare con la società appaltatrice la possibilità di migliorare la fruizione dei parcheggi a pagamento, diminuire la tariffa oraria, rendendo gratuita la pausa pranzo dalle 12,30 alle 14 con completa gratuità la domenica e festivi.
Orari a pagamento 8-12,30/14-20 tutto l’anno senza estendere gli orari in estate a mezzanotte; verificare la possibilità con commercianti ed esercenti di rimborsare un’ora, o più, di parcheggio per acquisti o consumi superiori ad una cifra da concordarsi.
Intendiamo ripensare, migliorare ed estendere il concetto di ZTL riorganizzando alcune zone della città limitrofe al centro per favorire la pedonalizzazione e il suo sfruttamento con la chiusura al traffico.
Occorre inoltre insistere con ATC per riproporre ed ampliare la convenzione della “chiamata a richiesta” per meglio collegare i quartieri più lontani e per l’istituzione di navette er il collegamento dei parcheggi periferici al centro città. I piccoli bus usati dovrebbero essere ibridi.
Alternativa per Sarzana vuole far sì che la bicicletta diventi un mezzo di uso più comune.
La pista ciclo pedonale del canale Lunense, tuttora colpevolmente ancora non terminata, deve diventare un riferimento per la città assieme ai nuovi tratti della “ciclovia Tirrenica” e alle piste ciclabili che vorremmo lungo la piana per collegare Sarzana a Marinella e Fiumaretta.
Occorrerà un Piano per la Mobilità a Pedali: rivaluteremo la possibilità del Bike Sharing per la mobilità da quartiere a quartiere.
Inquinamento elettromagnetico (elettrosmog):
Occorre un “piano di organizzazione degli impianti di teleradiocomunicazioni” che dia risposte di sicurezza sufficienti, sostenuto da analisi, misurazioni e valutazioni precise.
Occorre individuare le aree nelle quali la presenza di emissioni, anche sommatorie fra diverse fonti, è già di per sé ai limiti precauzionali, e quindi da escludere per eventuali potenziamenti o sovrapposizioni, attraverso le misurazioni e le simulazioni previste per legge, mettere in atto programma di costante rilevamento delle emissioni, come previsto dalle norme, da pubblicare sul sito on line del Comune, far valutare le emissioni dell’antenna di Via Landinelli, di per se orribile dal punto di vista architettonico/paesaggistico ed imporne l’eventuale spostamento ai gestori, allo stesso modo verificare gli impianti presenti presso aree sensibili come scuole, impianti sportivi, strutture residenziali sanitarie, aree ricreative o di gioco e promuovere l’adozione della fibra ottica.
Inquinamento da materiale pericoloso (amianto, sostanze tossiche, ecc.)
La presenza dell’amianto a Sarzana, mai bonificato interamente, comporta a tutt’oggi un rischio sanitario elevato per la popolazione.
Occorre verificare il censimento dei siti, anche di minima presenza, per verificare il rispetto delle normative di “isolamento” e smaltimento.
Tale censimento deve riguardare sia privati cittadini che siti pubblici, artigianali e industriali.
Ci impegneremo, in definitiva, ad esaminare le norme ed i regolamenti di riferimento e portare l’amianto alla totale messa al bando sul territorio comunale.
Alternativa per Sarzana è per il totale accoglimento e diffusione dei principi “Zero Waste” – rifiuti zero.
Inquinamento acustico
Le precedenti amministrazioni hanno elaborato il piano di contenimento dei rumori e di zonizzazione acustica senza tuttavia tenerlo aggiornato, né applicandolo nella sua interezza.
Alternativa per Sarzana vuole rielaborare il Piano, porre limiti acustici precisi controllando il rumore prodotto da qualsiasi sorgente sonora potenzialmente disturbante.
Pensiamo che occorra predisporre campagne e interventi di monitoraggio costante dei livelli di inquinamento acustico, in particolare nel centro storico e nelle aree interessate dal fenomeno della movida e da rumore evidente causato da attività antropiche; dotare il corpo di Polizia municipale di adeguata formazione e strumentazione atta a verificare ed eventualmente sanzionare situazioni al di fuori delle norme di legge e dei regolamenti cittadini.
Una nuova e corretta gestione dei rifiuti:
Occorre un nuovo approccio per la gestione dei rifiuti che parta dal concetto base di ridurre alla fonte la produzione dei rifiuti stessi: la cosiddetta strategia “Rifiuti Zero”.
E’ ormai chiaro che recuperare questa strategia è l’unica scelta possibile per migliorare i parametri imposti dalla normativa comunitaria e nazionale, attraverso quella visione complessiva del ciclo delle “materie prime secondarie” che ha come propri capisaldi la Riduzione, il Riuso, il Riciclo e il Recupero dei rifiuti stessi (le 4R).
Occorre dunque, in prima istanza iniziare, a collaborare con altri enti che hanno messo in atto la strategia “Rifiuti Zero”, istituendo un osservatorio locale del sistema stesso, coinvolgendo le scuole locali e coinvolgendo la cittadinanza in processi partecipativi.
Il porta a porta deve essere spinto al massimo nei confronti dei cittadini nelle aree compatibili con il mantenimento del decoro urbano, con controlli e verifiche sulla raccolta differenziata che possano essere sanzionatorie, con multe, o premianti, con “tariffa puntuale” (meno produci, meno paghi) e con ulteriori benefici per l’utilizzo dell’isola ecologica di Silea a fronte di un impeccabile servizio.
La raccolta differenziata per le attività commerciali va migliorata, promuovendo un approccio dedicato alle varie tipologie di attività.
Occorre mettere in atto centri di raccolta specifici in punti strategici della città che limitino al massimo l’impatto visivo, il cui sistema di smaltimento sia impostato alla continua efficienza dei contenitori con controllo del “troppo pieno”.
Si deve creare un centro comunale per il riuso e il baratto di oggetti di seconda mano, con mercatini a rotazione nei quartieri.
Occorre pubblicizzare capillarmente e rafforzare anche l’uso dell’isola ecologica di Silea concordandone la riorganizzazione che ne velocizzi l’utilizzo da parte degli utenti.
Necessita una soluzione per lo smaltimento degli olii esausti con zone di raccolta più diffuse rispetto all’unica attuale soluzione di Silea.
Per la rete della grande distribuzione Alternativa per Sarzana vuole proporre ad essa l’adozione di macchinari (eco-compattatori) tali da permettere la raccolta di contenitori di imballaggi (es. plastica e cartone) e del servizio di recupero del vetro con “vuoto a rendere” con un sistema premiante per il cittadino.
A Sarzana, soprattutto d’estate, si assiste al grande fenomeno delle sagre o di molte manifestazioni pubbliche. Eventuali contributi o permessi per il loro svolgimento saranno erogati soltanto dietro garanzia di una reale raccolta differenziata e di utilizzo di materiali riciclabili e/o biodegradabili, con sanzioni per chi non rispetterà le regole della corretta gestione dei rifiuti.
Alternativa per Sarzana intende reintrodurre la pratica del compostaggio con sgravi economici per chi lo pone in essere.
Va combattuta fortemente la prassi, ancora presente nel nostro comprensorio, di lasciare rifiuti di ogni tipo lungo le strade che conducono al Parco del fiume, dei Bozi, a Tavolara e in altre località del Comune che possiedono una valenza ambientale particolare, ma anche semplicemente lungo strade o viottoli scarsamente frequentati.
Infine, non meno importante dei punti precedenti, occorre che il cittadino conosca il percorso dei rifiuti e sia in grado di sapere come la tariffa viene costruita. Il tutto secondo un percorso trasparente, che consenta ai cittadini di trovare tutti i dati quantitativi e finanziari, che contribuiscono alla definizione del piano finanziario TARI, da cui la tariffa e ed il calcolo delle cartelle tributarie, sul sito istituzionale.
A tal proposito, uno dei primi passi sarà indagare e rendere noto il perché la TARI a Sarzana sia, a parità di parametri, più elevata di quella di altri comuni e cercare soluzioni per abbatterla o contenerne o compensarne i fisiologici aumenti.
Agire con i cittadini per una corretta educazione ambientale:
Proponiamo l’attivazione di incontri tematici con scopi divulgativi-informativi (acqua, energia pulita, rifiuti, biodiversità, manutenzione ecc.), il coinvolgimento delle scuole nell’organizzare incontri e manifestazioni su temi vari, l’organizzazione di giornate e manifestazione di “scoperta e valorizzazione territoriale” e delle sue peculiarità ambientali ed ecologiche che coinvolgano le scuole, i cittadini e le associazioni; la promozione di Giornate Ecologiche in collaborazione con i Quartieri e le attività commerciali del territorio, con la chiusura di alcune strade al traffico.
Promuoveremo iniziative in sostegno della cultura del risparmio energetico e del risparmio di risorse mediante la riduzione degli sprechi, la messa in atto di azioni di condivisione e la diffusione di stili di vita sostenibili.
Individueremo risorse opportune a promuovere nel territorio comunale di competenza, anche attraverso la creazione di un apposito sportello, la creazione di Comunità energetiche e di Autoconsumo collettivo, con il coinvolgimento dei cittadini residenti e l’impiego di aree o edifici di proprietà comunale, in particolare sostenendo prioritariamente le forme di configurazioni che generano benefici diretti con la riduzione dei costi in bolletta per i cittadini con maggiore disagio economico che ricadono o rischiano di ricadere nella condizione di povertà energetica.
Alternativa per Sarzana riconosce la necessità di portare rispetto verso il mondo animale:
Contrarietà a circhi e fiere che detengano animali in cattività.
Valuteremo la fattibilità economica di riportare a Sarzana il canile municipale da affidare alle associazioni locali.
Istituiremo una o più aree di sgambatura cani.
Identificheremo almeno una spiaggia (non piccole aree recintate) in cui sarà possibile portare cani.
Dedicheremo un’area alla sepoltura degli animali d’affezione.
Interverremo presso i livelli competenti per la definizione e pubblicizzazione dei percorsi per la consegna di animali feriti, in particolare per le specie aviarie.
CLICCA SULLE ICONE QUI SOTTO PER VISUALIZZARE I PUNTI DEL PROGRAMMA: